7 nov 2017

DIECI SAGGI DI SODOMA E GOMORRA


Nella Bibbia, il libro della Genesi menziona Sodoma a partire dal capitolo 10 e la situa nel territorio popolato dai Cananei. Secondo quanto riferisce la Bibbia nel cap. 18 della Genesi, Dio rivelò ad Abramo che stava per distruggere Sodoma e Gomorra, perché “il loro peccato era molto grave” e “il grido che saliva dalle loro città era troppo grande”. Abramo intercedette per le persone giuste della città contrattando con Dio e Dio gli rispose che non l’avrebbe distrutta se avesse incontrato dieci persone giuste nella città. Secondo il prosieguo nel cap. 19, ai versetti 1-38, due dei tre angeli [9] di Dio che Abramo prima aveva incontrato, entrarono a Sodoma. Nel vederli, Lot li invitò nella sua casa e insistette affinché trascorressero la notte nell’abitazione. Tuttavia, prima che ciò potesse avvenire, gli abitanti di Sodoma attorniarono la casa ed esigettero che Lot consegnasse loro i suoi invitati per poter abusare di loro. Lot rifiutò, offrendo al loro posto le sue due figlie vergini pur di non commettere un grave peccato agli occhi di Dio contro la legge dell’ospitalità, ma essi rifiutarono, insistendo nelle loro pretese. Gli abitanti di Sodoma provarono così a fracassare la porta d’ingresso, ma i due invitati impedirono l’accesso all’interno della casa agli assalitori accecandoli tutti con un’abbagliante luce. Dopodiché essi dissero a Lot di abbandonare subito con la sua famiglia la città, intimandogli di non voltarsi indietro. Lot avvisò i suoi generi, che però non gli diedero retta e così Lot abbandonò la casa e la città solo con sua moglie e le sue figlie, chiedendo e ottenendo che si salvasse la piccola città di Zoar, nei pressi di Sodoma. Quindi Dio inviò una pioggia di fuoco e zolfo che incenerì del tutto Sodoma con i suoi abitanti, assieme ad altre città della pianura. L’ordine di non voltarsi indietro a vedere quanto Dio aveva decretato accadesse alla città non fu eseguito dalla moglie di Lot che, per quell’atto di disubbidienza, fu trasformata in una statua di sale. Lo zio di Lot, Abramo, da una montagna vide la colonna di fumo che si alzava da quella che era stata Sodoma.
Chiunque possieda un minimo di capacità critica e di discernimento si rende conto che il mondo intero è divenuto una unica ed immensa "Sodoma e Gomorra": il mondo vive nel "peccato molto grave" e "il grido che sale dalle città" è troppo grande perchè possa rimanere a lungo inascoltato. Molto spesso ci capita di leggere, anche in siti,blog,gruppi, dedicati all'esoterismo disamine precise e particolareggiate sui "peccati molto gravi" che affliggono il Nostro Paese, l'Italia, ed il mondo: colpa dell'Isis? Colpa dei banchieri? Alcuni accusano l'Islam, altri il Sionismo Internazionale,altri ancora dicono che si tratta di due facce della stessa medaglia. Camminavo, qualche giorno fa, per le strade della città dove ho trascorso la mia giovinezza, Roma, e ripetevo a me stesso: "Roma:Bangladesh", come uno slogan. Oramai le differenze con Calcutta,Bombay o qualsiasi altra città del terzo mondo sono impercettibili: pensate che nella fontana di Trevi,recintata e prosciugata per misteriosi (e continui) lavori si aggiravano,indisturbate, quelle che nel Veneto vengono definite "pantegane" ed a Roma "zoccole"( termine che ha anche un altro significato ma nel caso di specie mi riferisco ai roditori): colpa di Marino? O magari del suo predecessore Alemanno? O forse del clan dei Casamonica? Potremo sbizzarrirci nel trovare tutte le risposte possibili ma vedete, ogni possibile "causa" altro non sarà se non un EFFETTO! Mi è stato insegnato, quasi 40 anni fa, da un Signore, di nome Massimo, che viveva a Roma ma che era nato nello stesso bellissimo paesino ciociaro dove sono venuto al mondo, che chi segue una Via Spirituale HA IL DOVERE di guardare la realtà in modo diverso rispetto agli esseri ordinari.Le cause di TUTTO, infatti, sono SEMPRE E SOLO cause karmiche e se, ad esempio, si ha ben presente quanto grave ed oneroso sia il karma di questa povera nazione non ci si meraviglia, nè tantomeno ci si indigna perchè è logico,ovvio, giusto e razionale che questo paese sia condannato a perire. Piuttosto bisognerebbe farsi una domanda: "esistono almeno 10 giusti, in nome dei quali la Divinità possa risparmiare Sodoma e Gomorra?" E, sopratutto: "IO sono tra questi giusti"? "IO SONO VERAMENTE UN GIUSTO (GIUSTIFICATO secondo la Scienza esoterica Egizia)?Un altro bravissimo Signore, Insigne orientalista e discepolo devoto del Personaggio precedentemente indicato,a nome Pio, anc'Egli da me frequentato negli anni della mia giovinezza vissuta a Roma, era solito ripetere che il Mondo ha bisogno SOPRATTUTTO di gente che medita! Bhè, miei cari, sapete che vi dico? Io di gente che medita (sul serio) in giro ne vedo molta poca ed è un peccato ancora più grave di quelli di cui si macchiano "Sodoma e Gomorra"perchè la marea di disperati che si aggirano nel mondo ed i loro carnefici, consapevoli o meno, non possiedono nessun strumento per la propria rettificazione nè per la propria rigenerazione, nè (di conseguenza) per la propria reintegrazione. Ma voi, cari Fratelli,Sorelle,"Cugini", "Parenti" vari, interpreti di Questa o di Quella "Scuola", "Corrente esoterica", "Ordine Iniziatico", voi, Carissimi, gli strumenti dovreste averceli,o no? Possibile che quasi nessuno comprenda che solo un Individuo Rettificato,Rigenerato,Reintegrato, può VERAMENTE fare qualcosa per il mondo e per i propri simili? Pensate davvero,Carissimi Fratelli, che bastino gradi,patenti,congruo numero di affiliati,o che basti aver conosciuto Questo o Quel Maestro o (ancor peggio) che basti aver letto questo o quel libro per essere diversi dagli individui che possiedono un ordinario livello di coscienza? Consentitemi,Carissimi, di darvi un piccolo suggerimento: quasi 40 anni fa Massimo Scaligero mi consiglio di concludere ogni giornata ripercorrendo mentalmente, secondo un precetto indicato da Pitagora nei "Versi Aurei", gli eventi accaduti ed i miei comportamenti: non ho mai abbandonato tale pratica e posso assicurarvi che ogni giorno mi accorgo di aver commesso errori o di essere stato inadeguato in questa o in  quella situazione; da ciò deduco di non essere ancora contemplabile nel novero di quei famosi "dieci giusti"di cui sopra e dunque intensifico la mia attenzione sulle MIE storture, sui MIEI errori, sui MIEI veleni mentali piuttosto che sul gruppo Bilderberg o sull'Isis o magari su Renzi o Berlusconi. Credetemi, vale DAVVERO la pena di farlo!

17 apr 2013

COLLOQUIO CON UNAS PONTEFICE MASSIMO DELL'ANTIQUUS ORDO AEGYPTI


Domanda: Perchè avete deciso di rendervi nuovamente visibili dopo un silenzio durato oltre 70 anni?


Risposta: Viviamo in un'epoca ove esiste un eccesso di comunicazioni ed un altrettanto eccesso di informazioni, in massima parte, putroppo, false e fuorvianti. Noi abbiamo unicamente deciso di rettificare notizie false ed infondate, rendendo pubbliche non già le Nostre pratiche Operative e Teurgiche nè tantomeno i Nostri Riti e le Nostre Cerimonie che, ovviamente, sono accessibili ai soli Fratelli e Sorelle dell' Ordine Egizio, viceversa abbiamo pubblicato in internet discorsi, lettere e stralci di documenti dei Nostri Predecessori, Coloro che amiamo definire "Maestri Passati", onde consentire a chi ha occhi per vedere e mente per ragionare di comprendere che Accademie Kremmerziane, Riti Massonici vari, o improvvisati "archeologi esoterici" nulla hanno a che vedere con l'Ordine Antichissimo riformato nella attuale forma da Raimondo De Sangro. tutto qui


D: Molti dicono: forniteci le prove che non siete degli impostori.

R: Ripeto, abbiamo, nei diversi blog o pagine fb autorizzate a farlo, compresa la presente, fornito sufficienti elementi, ivi compresi documenti di successione. Basta leggere, ragionare e comparare: del resto a Noi non interessa dimostrare alcunchè. Forse che il leone o il cavallo hanno bisogno di dimostrare d'esserlo? L'Iniziato non cerca "il consenso", non è un politico o un comico,o un attore (che peraltro oggi sono equivalenti, almeno in Italia). Noi riteniamo che se qualcuno è destinato ad entrare a far parte del Nostro Ordine, comprenderà cosa è vero e cosa è falso e arriverà a Noi attraverso i canali previsti

D: Quali sono questi canali?

R: I Regimi Egizi, Martinisti e Gnostici posti alla diretta Obbedienza dell'A.O.E.,che abbiamo concesso, a Fratelli degni della Nostra fiducia, di risvegliare in Italia dopo un lungo oblio

D: Può spiegarci le ragioni di questo oblio?

R: Dopo le leggi contro le Socità Segrete, emanate dal Fascismo e l'esilio in Canada di Leone Caetani, Capo del'Ordine, le Logge del Regime di Mizraim e quelle Martiniste si sciolsero, o per usare un linguaggio consono "si assonnarono". Dopo la caduta del Fascismo il successore di Caetani, Vincenzo Gigante, vista la confusione ingenerata dai vari gruppi kremmerziani, Logge del Memphis e Misraim, Ordini Martinisti e Chiese Gnostiche varie, ritenne prudente rimanere nell'ombra anche per formare nella quiete e nel silenzio i nuovi Fratelli e le Nuove Sorelle, che in massima parte erano molto giovani e non avevano conosciuto le storiche Figure dell'Ordine: Lebano, De Servis, Del Pezzo, Nociglia,Cuccurullo, Caetani, con cui Don Vincenzo Gigante si era formato. Egli morì nel 1968 a 92 anni, in pratica era nato nel 1876, ovvero era quasi coetaneo di Caetani e Kremmerz! Consideriamo poi che Gigante era un uomo estremamente schivo ed avendo assistito alle tragiche vicende che portarono ad espore alla berlina il sacro Deposito Egizio, era del tutto naturale che Egli tendesse ad occultare l'Ordine quanto più possibile

.D: Visto che ha nominato Kremmerz, può spiegarci quali erano i reali rapporti tra il Maestro di Portici e l'Ordine?

R: Non vorrei ripetermi, in quanto ho in altre occasioni spiegato tutto ciò ma il punto è questo: Kremmerz, allievo del Maestro IZAR, alias Pasquale De Servis, di cui era il figlio naturale, non fu mai ammesso nell'Ordine. Nè Giustiniano Lebano, nè Leone Caetani, nè Pasquale del Pezzo di Campodisola e gli altri Membri del Sinedrio Egizio ne avevano particolare stima. Lo ritenevano un uomo molto buono e generoso ma estremamente improvvisatore e sincretista, capace di mescolare oracoli Caldei con il mesmerismo e Martinismo con magia araba di bassa lega. Si dichiarava pagano da un lato e dall'altro parlava dello Spirito di Gesù Cristo; da una parte predicava castità e digiuni, dall'altra dava pericolosi indizi relative a pratiche di magia sessuale che hanno letteralmente mandato in manicomio molti suoi discepoli! Era un uomo confuso ma che, in perfetta buonafede, riteneva fosse giusto aprire al mondo le Porte del Tempio. Più tardi si pentì, tanto da scrivere che il suo orologio del tempo lo aveva ingannato. Pubblicheremo prossimamente una lettera che il Kremmerz scrisse a Don Leone Caetani poco prima di morire, ove implorava il Suo perdono per gli errori commessi. Comunque, per farla breve, il Kremmerz presentò all'Ordine un progetto per la creazione delle Accademie Myriamiche: la celebre Prammatica Fondamentale. Lebano, che era legatissimo a Izar con cui aveva condiviso le prime esperienze Iniziatiche e l'esilio da Napoli durante la tirannia borbonica,creò una commissione denominata "Ordine Egizio Osirideo" che era in pratica formata da tre Persone: Caetani, Del Pezzo e Galleani che del Kremmerz era amico. Da ciò è nata la confusione sul "Mitico Ordine Egizio Osirideo" richiamato anche da recenti avventure cinematografiche (peraltro di assai scarso successo) ! Nessuno si è mai chiesto come mai il povero Formisano pubblicasse sulle sue riviste articoli scritti da Caetani (come N.R. Ottaviano) che stroncavano le sue iniziative! Semplicissimo: essendo egli stato ammesso ai gradi preparatori dell'A.O.E. ( che potremmo definire in pratica come un "anticamera" o se preferite come un "pre-Ordine") era tenuto all'obbedienza. Del resto è noto che Formisano, di carattere mite e alquanto tremebondo, aveva una paura enorme di Caetani e di Del Pezzo, i Quali (soprattutto il Primo) avevano un carattere molto duro ed autoritario! Certamente per capire pienamente tutto questo bisogna aver percorso il cammino, anche solo quelo iniziale, preparatorio, del'Ordine: si capisce quindi quanto siano lontane le assurde pratiìche suggerite dal Kremmerz e dai suoi emuli, con quelle dell'Antico Deposito Egizio che, ovviamente, il Formisano non possedeva. Del resto invito chiunque a guardare quale miserevole e tragica fine abbiano fatto gli ambienti legati al Kremmerz: dal cosidetto" processo del mago" al Tomasi che a Guardea abiura la Tradizione Occidentale per abbracciare Sai Baba! E quello era il successore designato dal "mitico" Lehaja! Il "Corpus" veniva venduto al prezzo di cento sterline oro (che all'inizio degli anni '80 dello scorso secolo erano una somma tutt'altro che disprezzabile) poi un fiancheggiatore delle B.R, ( o perlomeno arrestato con tale accusa ) per "proletarizzare" l'esoterismo pensò bene di pubblicarlo gratis! Devo continuare? Mi pare un quadro sufficiente a far comprendere che razza di ambienti siano quelli kremmerziani. Aggiungo che il c.d. "Corpus" ( da me ribatezzato "Porcus") altro non è che una serie di mal copiate asserzioni prese da fonti assai diverse.

D: Non c'è nulla da salvare degli ambienti Kremmerziani?

R: Per carità,non dico che Tutti i Kremmerziani, o coloro che provengono da Kremmerz debbano essere messi sullo stesso piano. Ad esempio Ugo Cisaria, aldilà di certi aspetti diciamo, un po' bizzarri del Suo carattere, è uno studioso molto serio e rigoroso ed ha formato, negli anni, alcuni Discepoli degni di rispetto. Anche a Roma esistono "Kremmerziani" di grande valore, come esoteristi e come studiosi però, come si dice, "una rondine non fa primavera"!


D: Che rapporti esistono, se esistono, tra l'Ordine di cui ora Lei è a capo ed i vari Riti Massonici di Mempphis e Misraim?

R: Nessuno. Tutti costoro, molti dei quali, per carità, sono bravissime persone, un po' "naif" come la maggior parte dei Massoni di oggi, dimenticano, o magari hanno rimosso, che quando il Rito di Memphis, creato da Etienne Marconis de Nigre e Samuel Honis, che in Italia era piuttosto rappresentativo ed il Cui Grande Oriente aveva sede a Palermo, si fuse con il Misraim FRANCESE creato dai Fratelli Bedarride con Rituali Abramitici, in massima parte inventati di sana pianta (non lo dico io ma Autori del calibro di Ragon e Le Forestier, ovvero due tra i massimi studiosi di Massoneria di tutti i tempi) l'Ordo Mizraim seu Aegypti, che in pratica coincideva completamente con l'A.O.E., guidato da Giustiniano Lebano, non aderì a tale iniziativa. Poi nel tempo i vari Regimi del Memphis e Misraim si sono dotati dei 4 Gradi MASSONICI, 87,88,89,90 che coincedevano con quel Corpus di insegnamenti Operativi, magici e teurgici, che prendono il nome di Arcana- Arcanorum. Il problema è che tali Regimi, spacciano per "Arcana-Arcanorum" i c.d. Syllabi e le c.d. "istruzioni orali" che altro non sono se non un ricevimento in un Tempio di tipo Massonico ove, DOPO la Cerimonia descritta da questi sedicenti"Arcana-Arcanorum" venivano effettivamente impartite le Istruzioni Operative che costituiscono i REALI Arcana-Arcanorum. Ergo, è come se costoro disponessero di una copertina priva del volume! Se andate a cercare in internet o in varie librerie esoteriche tali "mitici" Arcana-Arcanorum" li troverete con relativa facilità: viene descritto l'arredamento del Tempio Massonico relativo al Grado, le varie Parole Sacre e di passo etc. NULLA troverete di Istruzioni Operative, a parte alcune fantasiose operazioni angeliche attribuite a Gastone Ventura e di stampo cabalistico, peraltro estremamente simili ai Rituali pubblicati dalla britannica "Golden Dawn". Ora, se coloro che pretendono di occuparsi di esoterismo leggeresso e ragionassero si domanderebbero: perchè Raimondo de Sangro, unanimamente considerato l'ideatore dei c.d. Arcana- Arcanorum scrive nel "Lume Eterno" che la Cabala nulla è se non un gioco da bambini? Possibile allora che le Operazioni degli Arcana- Arcanorum, in cui viene condensata tutto il Sapere della Via Iniziatica Occidentale, possano essere refusi Cabalistici?


D: E quindi?


R: "La Cabala nulla è se non un gioco da bambini" perchè Essa viene praticata, nella Via Iniziatica dell'A.O.E. nell' infanzia degli Iniziati, ovvero nei Primi Gradi della Nostra Piramide. Ciò riguarda, ad esempio, quelle Operazioni Equinoziali e Solstiziali che Coloro che fanno parte degli Ordini Martinisti iniziano a praticare a partire dal Grado di Superiore Incognito: ma ciò è l'inizio, il punto di partenza, non di arrivo; successivamente vengono impartiti altri insegnamenti che prepareranno l'Iniziato, nella maturità del Suo cammino, alla Operatività EGIZIA degli Arcana-Arcanorum che hanno a che fare con la Cabala quanto un esquimese ha a che fare con l'aria condizionata!


D: Per quanto Le è possibile, può spiegarsi meglio?


R: Guardi, recentemente mi è capitato in mano un libro il cui autore pretendeva che Gli Arcana- Arcanorum fossero i 4 viaggi che il Faraone effettuava nei principali santuari d'Egitto! Poi mi è capitato di leggere in internet un tizio che voleva dimostrare che gli Arcana- Arcanorum sono in realtà un'Operazione sola! Mi chiedo da anni: ma perchè costoro, che non sono stati Iniziati agli Arcani ne parlano? A me non verrebbe mai in mente di parlare dello spread: non capisco nemmeno cosa sia! Inoltre mi meraviglio sempre della incapacità di ragionare delle persone; Gli Arcana-Arcanorum sono 4, giusto?

D: Si, i Gradi 87,88,89,90 dell'Ordine di Mizraim.

R: Bene. Quali note Operazioni sono in numero di 4?


D: Penserei che ci riferisca alle Operazioni Ermetiche!

R: Oh! Fiat Lux! Appunto: Nigredo, Albedo, Rubedo, Auredo. Perciò l'87 è l'Opera al nero,l'88 l'Opera al bianco e così via. Mi pare ovvio che tali Opere debbano avvenire separatamente e che debba passare un adeguato tempo tra l'una e l'altra; ma questo credo che lo possa capire chiunque abbia un minimo di buon senso.


D: Ovviamente non le chiediamo di dirci in cosa consistano le Quattro Operazioni ma possiamo sapere se hanno a che fare con la sessualità o comunque con le forze della sessualità?

R: A-S-S-O- L-U-T-A- M-E-N-T-E NO!!! Sono Operazioni molto antiche, praticamente identiche a Quelle che compivano Gli Iniziati nei Templi Egizi, la lingua che si utlizza è la c.d. lingua Egizia jeratica e solo per impararne la corretta pronuncia mi creda, ci vogliono anni. L'Operatore deve aver avuto un addestramento propedeutico molto accurato e duro ed aver compiuto con successo le Operazioni conosciute come"Quarantene di Cagliostro". Le assicuro che è davvero difficile fare un percorso del genere!


D: Ma allora perchè, Lei, ad esempio lo ha fatto?


R: Perchè immaginavo, e avevo ragione, che la mia struttura profonda, il mio nucleo Perenne, si sarebbe veramente risvegliato. Coloro che superano Queste Operazioni con successo acquisiscono una continuità di coscienza che non cesserà più, per tutta l'eternità. E'ovvio che tutto questo ha però un prezzo.

D: Quale?

R: Non si posono servire due padroni. Ergo, il piano del contingentato, la comoda, tranquilla vita borghese, le settimane bianche e tutto il resto, accompagnare i figli a nuoto o a danza, probabilmente anche semplicemente avere dei figli, è un qualcosa a cui difficilmente potrà accedere chi decide di intraprendere questo cammino.


D: Per quale motivo?


R: Per vivere bisogna ovviamente lavorare; se alle 8 o più ore di lavoro aggiungiamo quelle necessarie per dormire ne rimangono davvero poche per potersi dedicare con intensità ad un cammino interiore, non le pare?


D: Direi di si. Ma allora chi segue questo cammino deve vivere da solo?

R: Penso che ci siano due sole alernative a questo: trovare una persona molto paziente ed oggi la pazienza è rara, oppure trovare una persona che condivina questo cammino e ciò è vero per chiunque segua una Via Spirituale, anche differente dalla Via Egizia.


D: Cosa c'entrano Steiner e Scaligero con la Via Egizia? Nel blog "Antiquus Ordo " vengono proposti gli esercizi della Scienza dello Spirito.

R: Il Fratello Steiner, Uno dei più Grandi Maestri della storia dell'uomo era un autorevole Membro del Nostro Ordine. Egli diede vita alla Società Antroposofica per creare una sorta di "circolo esterno" ove potessero essere praticate arti, scienze, attività culturali, illuminate dagli insenamenti Iniziatici che Egli aveva ricevuto ma creò anche un cerchio interno, molto ristretto, la c.d. Mystica Aeterna direttamente collegata all'Ordine: di questo cerchio facevano parte, tra gli altri, il grande poeta ed alchimista Alekander von Bernus lo scrittore Gustav Mayrink ed il poeta Christian Morgestern. All'interno della Mystica Aeterna veniva approfondito particolarmente il percorso Rosicruciano e si apprendeva che la Fama Fraternitas Rosae+ Crucis era una emanazione del Nostro Ordine o meglio, del progenitore del Nostro Ordine che nella forma attuale è stato ideato da De Sangro. Faccio una piccola digressione: leggo talvolta sciocchezze del tipo"De Sangro ottenne antichi insegnamenti tramite la comunità Egizia che si era installata a Piazza Nilo." Ma diamine! Capisco voler fare del sensazionalismo ma di Egiziano,ai tempi di Don raimondo a Napoli non c'era rimasto altro che il nome Nilo! In realtà Fulvio Gherli, Discepolo di Santinelli, che era Discepolo di Gualdi, che era Discepolo di Maier,e così vai,a ritroso nei secoli,fu Maestro ed Iniziatore di Don Raimondo ai Misteri dell'Ordine Egizio, che a quel tempo si chiamava "Aegypto Aeterno. De Sangro diede a Quell'Ordine il nome attuale ed una forma ESTERIORMENTE Massonica perchè ciò a quell'epoca gli sembrò la cosa più opportuna. Ma veniamo a Scaligero,mio antico amico e Maestro. Il discorso è semplice: Egli frequentava, come racconta Lui stesso nella Sua Autobiografia, il Circolo Virgiliano di Roma; Massimo entrò in intimità con il capo di tale circolo, il medico pugliese Giovanni Buonabitacola, vero galantuomo e studioso serissimo. Tramite il Dr. Buonabitacola Massimo conobbe Vincenzo Gigante e trattandosi di Due Grandissimi Iniziati Essi si accorsero ben presto di essere pervenuti alle medesime conclusioni per Vie differenti, ma solo apparentemente. Massimo, che nutriva una sconfinata venerazione per Steiner, rimase molto colpito dalla appartenenza di Questi all'Ordine: Don Vincenzo fu parimenti colpito dal pefezionamento che Scaligero aveva realizzato di Quelle Tecniche, rivelate da Steiner e provenienti in realtà da lontano, dunque decise, daccordo, con Massimo di utilizzarle come preparazione al cammino Teurgico. Nacque così un rapporto di intima Fratellanza e di collaborazione sui cui particolari non posso aggiungere altro, per espressa volontà dei Due Maestri che ho citato e di Quel Maestro, che poi è il Mio Iniziatore e Predecessore alla guida dell'Ordine, che dopo la morte di Gigante continuò a lavorare iniziaticamente con Massimo.

D: Ma di tutto ciò, negli ambienti Scaligeriani non si sa nulla?

R: Certo che no. O meglio, ciò era noto ad alcuni Discepoli Anziani di Massimo di grandissimo livello Spirituale, come Filippani,Erra, Villella ma i vari parenti, amici,o sbandati di estrema sinistra ed estrema destra che Massimo letteralmente strappò all'alienazione mentale e che oggi pretendono di interpretarne gli insegnamenti, non sapevano, al'epoca, neppure di essere al mondo! Immaginiamoci se Scaligero, la cui riservatezza era proverbiale, andasse a raccontare gli affari propri a queste anime tormentate e fragili! Teniamo anche conto del fatto che Scaligero muore nel 1980, cioè 33 anni fa: in un epoca storica come questa è un tempo davvero enorme! Se posso aggiungere una piccola notazione, mi addolora moltissimo vedere lo scempio in salsa cattolicheggiante che è stato fatto degli Insegnamenti di Massimo: adirittura in una rivista "Scaligeriana" lessi qualche tempo fa con sgomento una autentica apologia di Papa Ratzinger! E pensare che Massimo diceva" Tutti i traditori dello Spirito finiscono,prima o poi, con il diventare cattolici"! Davvero tragicomico,non le pare?

D: Direi di si. Relativamente alla veste ed alla struttura che de Sangro scelse di dare all'Ordine,può dirci qualcosa d'altro?

R: De Sangro era un uomo molto pragmatico ed era Gran Maestro della Massoneria Napoletana. Scelse il modo più adatto per lavorare Iniziaticamente senza seccature: fondò la Loggia "Perfetta Unione", all'Obbedienza della Gran Loggia di Londra ove si lavorava con dei normali Rituali di tipo "Scozzese" come paravento. Gli elementi migliori di tali Logge o di Altre Logge venivano cooptati nell'Ordo Aegypti seu Mizraim ove si entrava da Maestri Massoni,ovvero al III Grado. Veniva praticato un preliminare Rito che andava dal 4 al 33 Grado, piuttosto simile al Rito Scozzese,o meglio al c.d. "Rito di Perfezion": tali Gradi furono in realtà ideati nei temi e nei Rituali dal Barone Theodor Tschoudy, su incarico di Don Raimondo. Giunti al 33 Grado i Membri dell'Ordine venivano Cooptati nell'Ordine di Rosa Magno( anagramma di Raimondo de Sangro) e percorrendo altri Gradi (ovvero gradini della Piramide) giungevano all'87 Grado, Primo dei 4 Gradi che compongono Gli Arcana-Arcanorum. In pochissimi completavano il percorso.


D: Attualmente si procede nella stessa maniera?

R: In linea di massima si ma diciamo che L'Ordine Egizio ora,inizia a partire dal 95 Grado e che le Istruzioni Operative degli Arcana-Arcanorum sono date solo dopo tale traguardo. Di più, come capirà, non posso dire.



D: Grazie. Un'ultima domanda: perchè ha scelto il nome UNAS?


R: Il nome Iniziatico che viene utilizzato nelle funzioni di Capo dell'Ordine viene in realtài,per antichissima Tradizione, scelto dal Proprio Predecessore. Dunque fu,ad esempio, De Sangro a scegliere ALTHOTAS come nome Iniziatico di Luigi d'Aquino. Don Raimondo aveva una passione per anagrammi e per gli acrostici ed infatti: Aqino Luigi Thot Alto Sacerdote,appunto A-L-THOT- A-S. Geniale vero? Parimenti fu Giustiniano Lebano a scegliere per Caetani il nome N.R. (che sta per Nobile Romano) Ottaviano, poichè Egli lo riconobbe, fin dal Loro primo incontro, come la Re-Incarnazione di Ottaviano Cesare Augusto.

D: Può dirci allora perchè il Suo predecessore, Jean-Marie D'Aquino-Vallois, alia Hermanubis ha voluto che Lei si chiamasse UNAS?

R: Unas era un Faraone dell'Antico Regno, celebre perchè la Piramide più antica, riconosciuta come una tomba Reale è appunto la Piramide di Unas: ma Unas fu anche promotore di una importante riforma religiosa che consentì l'accesso al Sacerdozio anche a Coloro che non appartenevano a famiglie imparentate con il Faraone.
Credo che questo voglia dire che dovrò, nel tempo che Gli Dei mi concederanno, adattare alla presente epoca ed alle esigenze di questa, la struttura e gli Insegnamenti,oltre che l'approccio con il mondo esterno,di un Ordine Iniziatico così antico ma rimasto,per le circostanze che ho accennato all'inizio di questo nostro colloquio, piuttosto"ingessato". Farò questo nel pieno rispetto della tradizione e nella piena fedeltà agli Insegnamenti dei Miei Predessori ma essere Iniziati significa anche penetrare lo spirito del tempo in cui si vive ed essere un uomo di quell'epoca, non delle precedenti.

INTERVISTA AD HERMANUBIS

Jean-Marie d'Aquino-Vallois discende dalla Antica Casata Napoletana dei Principi di Caramanico (un Suo Antenato, Luigi d'Aquino, cugino e discepolo del Principe di Sansevero, fu il misterioso Althotas,Maestro di Cagliostro) e dalla Casata dei Vallois, gli Antichi Re di Francia.
Cominciò il Suo percorso Iniziatico giovanissimo e conobbe molti Grandi Maestri della Tradizione Occidentale Ermetica e Rosicruciana. Originario dell'Italia vive da molti anni in Francia: il Suo Nome Iniziatico è Hermanubis; a tale nome faremo riferimento durante questa intervista.


M: Maestro Hermanubis, come iniziò il Suo percorso Spirituale?

H: Era da poco finita la II Guerra Mondiale e la mia città natale, Napoli, sembrava diventata una vera anticamera dell'inferno. Lo scrittore Curzio Malaparte nel romanzo "La Pelle" ha descritto perfettamente tale scenario apocalittico. Io avevo 18 anni e nutrivo un grande amore per l'Oriente,in particolar modo per la Filosofia Vedanta e per lo Yoga Tantrico: avevo letto avidamente le Opere di Arthur Avalon e gli scritti di Patanjali,oltre che i libri di Guenon e di Evola. Una sera un amico mi invitò ad una conferenza organizzata dalla Accademia Kremmerziana di Napoli, il cui Preside era allora Vincenzo Manzi. Rimasi piuttosto deluso da quanto ascoltai ma conobbi un personaggio che mi colpì molto: si chiamava Eduardo Petriccione. Don Eduardo abitava a Pozzuoli e mi recai a trovarlo più volte: mi imprestò alcuni testi di alchimia allora difficilmente reperibili di Lullo, Bernardo Trevisano,Flamel, Cesare della Riviera,Basilio Valentino. Mi appassionai moltissimo alla "Ars Regia" ,bombardandolo di domande alle quali Egli mi rispondeva sempre in modo semplice e coinciso. Un giorno mi telefonò a casa dicendomi di recarmi da lui il pomeriggio del giorno dopo in quanto sarebbe andato a trovarlo una Personalità che Egli voleva presentarmi: fu così che incontrai il Mio Mastro, Don Vincenzo Gigante.


M: Si è sempre saputo molto poco di Lui. Può fornirci qualche notizia?

H: Don Vincenzo quando lo conobbi aveva già quasi 70 anni. Era stato Discepolo di Giustiniano Lebano, il Capo dell'Ordine Egizio: aveva conosciuto Pasquale De Servis,Carlo Barnaba Galleani,Crescenzo Asciaone, Giuseppe Gallone di Nociglia,Pasquale del Pezzo,Leone Caetani,gli Antichi Maestri"Egizi" del Sinedrio Napoletano,inoltre aveva anche conosciuto bene Steiner,Guenon,Evola,Reghini,Armentano,Kremmerz. Aveva un carattere molto schivo, era un po'un napoletano atipico,poco propenso a condurre vita di società, molto poco incline al cosidetto"Associazionismo Esoterico". Era un autentico Ermetista che operava nel silenzio e nascosto al mondo. Si trovò a dover gestire,dopo un breve interregno, il Deposito Iniziatico dell'Ordine Egizio a causa della morte di Leone Caetani, che Lebano aveva designato,nel 1910 come Suo successore. Eduardo Petriccione mi raccontò che Caetani disse a don Vincenzo che Lui era stato scelto perchè Gigante era troppo giovane ma Gli profetizzò una vita lunghissima dicendogli"Tu sarai il Mio successore alla guida dell'Ordine Egizio": Ci azzeccò perchè Don Vincenzo morì a ben 92 anni nel 1968! Eduardo Petriccione ne divenne Discepolo alla morte del padre Gaetano vecchio amico di Don Gigante e Discepolo diretto del Grande Izar,alias Pasquale de Servis. Il Mio Maestro ereditò la guida dell'Ordine nel momento peggiore: il Fascismo aveva costretto,a causa delle leggi sulle società segrete, all'esilio molti Personaggi di grande spessore Iniziatico,tra cui Caetani ed Armentano; le poche Logge Egizie del Mizraim,collegate direttamente all'Ordine (Ordo Aegypti seu Mizraim, fondato da De Sangro) sopravvissute in clandestinità erano composte da Fratelli molto anziani , stanchi e demotivati, in più le Accademie Kremmerziane e le Logge Massoniche del Grande Oriente d'Italia e di Piazza del Gesù (le maggiori Obbedienze Massoniche d'Italia) e le Logge Martiniste rimaste attive avevano perduto qualsiasi collegamento,ammesso che lo avessero mai avuto) con gli Insegnamenti dell'Ordine Egizio: contemporaneamente però, ognuno di tali Soggetti ne rivendicava la discendenza, insomma un vero caos! Sta di fatto che il Mio Maestro mi raccomandò di stare lontano da quelli ambienti e così io feci.

M: Come avvenne l'incontro tra Gigante e Lebano e quindi tra il Suo Maestro e l'Ordine Egizio?

H: Tramite l'Avvocato Giuseppe Cuccurullo,discepolo e genero di Giustiniano Lebano. Il Mio Maestro divenne amico di Cuccurullo di cui il Fratello di Gigante aveva sposato una cugina. Fu Cuccurullo a parlargli degli Antichi Misteri Egizi ed a presentarlo a Lebano che lo iniziò all'Ordine e,pochi anni dopo lo chiamò a far parte del Sommo Sinedrio, sorta di governo dell'Ordine,di cui facevano parte,oltre a Lebano e Cuccurulo, Pasquale De Servis ,conosciuto come Izar Bn Escur, Carlo Barnaba Galleani, Crescenzio Asciaone, Antonio De Vincentis,Giuseppe Gallone di Nociglia,Pasquale del Pezzo di Campodisola,sindaco di Napoli, Mario Tamburro, Vincenzo Tramonte e Leone Caetani che era di pochi anni più vecchio del Mio Maestro e che successe a Lebano alla guida dell'Ordine nel 1910.

M: Per quanto le è possibile dirci,in cosa consistevano gli insegnamenti dell'Ordine Egizio?

H: Intanto preciso che il nome esatto dell'Ordine era,ed è ANTIQUUS ORDO AEGYPTI. Tale nome fu ideato da Don Raimondo de Sangro,Principe di Sansevero il quale ricevette dal Suo Maestro,il medico pesarese Fulvio Gherli, professore alla facoltà di medicina di Napoli e medico personale della famiglia De Sangro, il Deposito Iniziatico di un Ordine antichissimo,denominato AEGYPTO AETERNO. Le origini di tale Ordine si perdono nella notte dei tempi: di Esso fecero parte Pitagora,Plotino,Boezio, Lullo, Gemisto Pletone,Bessarione,Bruno,Campanella,Mayer,Fludd. Dee ed è da Esso che originò la FAMA FRATERNITATIS ROSAE+CRUCIS,il Cui Capo,alla fine del XVII secolo era l'Alchimista Federico Gualdi,Maestro di Francesco Maria Santinelli che fu a Sua volta Maestro del Gherli. Il Principe di Sansevero decise di inserire,come cerchio interno,il Deposito Iniziatico Egizio in un Ordine Massonico che Egli denominò MIZRAIM. In pratica venivano praticati i 33 Gradi Scozzesi dai Membri di questo Ordine Massonico e successivamente essi venivano ricevuti ai Gradi “Egizi” che culminavano con la c.d. “SCALA DI NAPOLI” o ARCANA-ARCANORUM ( 87,88,89,90 Grado del Mizraim). Tali ultimi Gradi consistevano nella rivelazione agli Iniziandi,dgli antichi segreti,impartiti nei Templi Egizi, relativi all'ottenimento della “APOTEOSIS” o “OSIRIFICAZIONE” ovvero la creazione del c.d. “CORPO DI GLORIA” o “CORPO DI LUCE”,chiave dell'immortalità. Tali Operazioni corrispondono alle 4 Opere Alchemiche :NIGREDO(87 Grado), ALBEDO(88 Grado) RUBEDO (89 Grado) AUREDO (90 GRADO). Solo pochissimi però giungevano al completamento dell'Opera.

M: Perchè “Massonizzare” un tale Deposito Iniziatico?

H: Bisogna tenere conto di cosa era la Massoneria ai tempi di Don Raimondo: Essa era realmente una Associazione Iniziatica ed Esoterica e non la burletta attuale,non molto lontana da quella parodia interpretata dall'attore italiano Alberto Sordi nel film “Un borghese piccolo piccolo”: a quei tempi giungere al 33 Grado del Rito Scozzese voleva dire possedere realmente conoscenze spirituali elevatissime. De Sangro dunque, che era il Gran Maestro del Grande Oriente di Napoli ed il Maestro Venerabile della Loggia “La Perfetta Unione” pensò di utilizzare la Massoneria come “setaccio” attraverso cui selezionare i futuri Membri dell'Ordine Egizio e la cosa andò a buon fine: i miei antenati Luigi e Paolo d'Aquino, il barone Tschoudy,autore del “Catechimo della Stella Fiammeggiante” e lo stesso Conte di Cagliostro giunsero all' A.O. E. tramite questa selezione. Anche i successori di Don Raimondo si attennero a tale regola,il Mio Maestro compreso.

M: Ma allora perchè esistono diverse Obbedienze Massoniche che possiedono il nome di “Memphis” e Misraim?
Sono in qualche modo collegate con l'Antiquus Ordo Aegypti?

H: Assolutamente no. Nel 1882 il Rito di Memphis e quello di Misraim si fusero dando vita al Rito di Memphis e Misraim. Il Misraim (E non MIZRAIM) che partecipò a tale “fusione” era quello fondato in Francia dai Fratelli Bedarride,il cui padre Gad,ufficiale napoleonico, aveva ricevuto i Gradi degli Arcana-Arcanorum da Nicola Palomba, Membro dell'A.O.E. La prova provata che i Fratelli Bedarride nulla ricevettero dal padre se non pezzi di carta, sta nel fatto che se si vedono i Rituali di ciò che essi definivano”Arcana-Arcanorum” si osservano confusi refusi cabalistici che nulla hanno in comune con i Rituali dei Gradi ideati da De Sangro! Rimando al celebre studioso massonico Ragon relativamente alla dimostrazione della scarsa serietà ed alla approssimazione dei tre fratelli Bedarride! In ogni caso il Capo dell'A.O.E. E del Regime di Mizraim (o Grande Oriente Egizio di Napoli) all'epoca della fusione era Don Giustiniano Lebano che,ovviamente,ben si guardò da aderire a questa iniziativa. Se Lei osserva i vari brevetti,patenti,diplomi degli attuali Riti Massonici Egizi vedrà che,relativamente al Misraim essi fanno sempre riferimento a Venezia e mai a Napoli. Questo perchè a Venezia,all'epoca della fusione di cui abbiamo parlato, erano attive due Logge del Rito di Misraim che però avevano perso da molto tempo ogni collegamento con l'Oriente Napoletano ed erano dunque “all'obbedienza” del Misraim Francese,cioè di quel Rito Massonico fondato dai Fratelli Bedarride. Tenga anche conto che il mondo Massonico in generale e quello “Egizio” in particolare è oggi una vera babele e ancor di più,per quanto riguarda i Regimi “Memphis e Misraim” dopo la morte del mio amico Robert Ambelain,uomo di notevole spessore Iniziatico ed esoterico, il panorama è davvero caratterizzato dal più totale caos!

M: Torneremo su Ambelain quando parleremo del Suo percorso Martinista. Rispetto a Giuliano Kremmerz ed alle Accademie da Lui fondate quale era la posizione di Vincenzo Gigante? I seguaci di Kremmerz fanno riferimento ad un Ordine Egizio Osirideo o O.E.O. : c'era qualche rapporto tra tali Ordini?

H. Se mi addentrassi a fondo nell'argomento Kremmerz tra 10 ore saremmo ancora qui. Io per principio parlo solo di quanto conosco: ovviamente io Kremmerz non lo ho conosciuto visto che è morto quando ero un bambino. Ho però conosciuto molti esponenti del “millieur” Kremmerziano da Coraggia a Lombardi, da Del Guercio a De Cristo, da Tomasi a Manzi: mi creda a casa di Don Vincenzo arrivano con una certa frequenza vere e proprie “processioni” guidate da tali persone con richieste di “Arcani”,” Cifre”, “Glifi”,”Patenti” etc. Don Vincenzo, che era di carattere molto mite e scherzoso il più delle volte si limitava a sorridere e rispondeva:”Guagliò, io non saccio niente! Io nun c'er e se c'er durmivo!

M: Cosa pensava Gigante di Kremmerz e dei Suoi seguaci?

H.: Don Vincenzo aveva conosciuto molto bene Kremmerz. Diceva che era una bravissima persona ma molto ingenuo e un po'pasticcione. Mi spiegò che Kremmerz era il figlio naturale del Grande Izar e che aveva ricevuto alcune istruzioni preliminari dell'A.O.E. Del Quale però non entrò mai a far parte. Egli propose al Sinedrio Egizio,presieduto da Lebano una c.d. “Prammatica Fondamentale” che si riprometteva di creare dei “cerchi terapeutici”, poi divenuti Accademie Myriamiche, per la cura dei malati e dei bisognosi e per un primo “avviamento” diciamo così all'ermetismo. In pratica il Formisano (vero nome di Kremmerz) voleva portare “all'esterno” gli Insegnamenti Egizi: il tutto era condito da suggestioni proudoniane e mistiche e da una notevole dose di faccia tosta. Don Vincenzo era presente a quella proposta e mi raccontò che successe un autentico pandemonio: Leone Caetani era furibondo, Giuseppe Gallone e Pasquale del Pezzo anche. Izar era morto da poco e Lebano era molto legato a Lui: avevano condiviso il cammino Iniziatico, l'esilio da Napoli,gli ideali del Risorgimento. Lebano decise dunque di consentire a Kremmerz di avviare,a titolo sperimentale,quell'operazione e costituì un comitato di “Saggi”formato da Caetani,Del Pezzo e Galleani, che avrebbe dovuto “vigilare” sulle attività del Kremmerz e tale comitato venne denominato “Ordine Egizio Osirideo”; di lì a poco, a causa del dilagare della confusione e dei fraintendimenti causati, in massima parte, più da discepoli del Formisano,che dal Kremmerz stesso, i quali millantavano di essere in possesso di “Arcani”e “Riti Egizi” vari, come gli innumerevoli libri di storia dell'ermetismo kremmerziano ci attestano, L'A.O.E. Si dissociò decisamente dalle iniziative di Kremmerz rompendo con Lui ogni rapporto: Formisano tentò un racvvicinamento in vario modo e insistette molto con il Mio Maestro perchè Egli rabbonisse Leone Caetani che nel 1910 era succedetuto a Lebano come Capo dell'Ordine a causa della morte di Don Giustiniano, ma non ci fu nulla da fare. Più tardi Kremmerz si rese conto dei Propri errori tanto è vero che prima di morire sciolse le Accademie e scrisse una lunga lettera a don Leone chiedendoGli perdono.

M: Dunque Gigante non aveva nessuna stima di Kremmerz o di qualche Suo discepol?

H: In realtà il Mio Maestro voleva molto bene al Barone Ricciardo Ricciardelli, alias Marco Daffi, che considerava “nu poc'pazzariello” ma che, aldilà di alcuni aspetti bizzarri della sua personalità, era un Ermetista serio e rigoroso e che era stato discepolo diretto del Kremmerz. Spesso Daffi si recava a visitarlo ed io stesso ebbi modo molte volte di intrattenermi con Lui ed imparai ad apprezzarlo ed a stimarlo.

M: Tuttavia Daffi millantava di essere in contatto con un “Ordine Egizio” residente in Canada,Paese dove Caetani si recò in esilio durante il Fascismo e dove morì nel 1935.

H: Questo però fu un espediente di Don Vincenzo mirante a “dirottare” l'attenzione dalla sua persona: del resto una parte di verità c'era dal momento che Don Vincenzo era il successore di Leone Caetani! Un Iniziato non nega mai la verità ma la cela! Comunque posso assicurare che Daffi ricevette dal Mio Maestro diversi insegnamenti ma non gli Arcani Supremi,ovvero gli Arcana-Arcanorum.

M: Secondo Lei gli insegnamenti impartiti nelle accademie Kremmerziane sono da rigettare in toto o è possibile trovare qualcosa di valido in quelli ambienti?

H:Non ho mai fatto parte di alcuna Accademia Kremmerziana,quindi non posso risponderle. Ho conosciuto alcuni Kremmerziani seri e preparati ma la maggior parte di loro segue percorsi piuttosto tortuosi e in alcuni casi anche aberranti: ho visto con i miei occhi,tramite appartenenti a quegli ambienti,poi divenuti miei discepoli, in cosa consistono per loro “operazioni”, “Coobazioni” e “separandi”: si tratta di follie degne del peggior Crowley ma può darsi che le Accademie da cui provenivano questi miei allievi fossero ambienti degenerati ed altrove si seguano pratiche più serie. Una cosa è certa: nulla di quanto Kremmerz poteva insegnare ha a che fare con il Deposito Egizio,semplicemente perchè Lui non lo possedeva! Però se si conosce a malapena l'alfabeto e ci viene regalato “Il giornalino di Gianburrasca” penseremo che sia un'opera immortale:poi andando avanti nella vita e nello studio e conoscendo Dante e Bazac capiremo che era solo un libro per ragazzi!

M: Alcune pratiche insegnate nelle Accademie Kremmerziane sono simili a quelle Martiniste. E'un caso?

H: No,non lo è in quanto Kremmerz, tramite De Servis, si era recato in Francia da Papus per essere da Lui iniziato ai Primi Tre Gradi Marinisti: Perciò i Rituali di purificazione lunare da Lui utilizzati sono tratti da Quelli praticati nel Grado Martinista di Associato Incognito e lo stesso loro rito giornaliero si basa sui Salmi Penitenziali Davidici che,come ogni Martinista sa, sono alla base del Rituale Giornaliero di Catena Martinista. La cosa a mio parere gravissima, è che Kremmerz spacciò tutto ciò come Suo,senza citarne,come sarebbe stato corretto,la fonte ed anche ciò destò l'irritazione di Lebano,Caetani e degli Altri Membri del Supremo Sinedrio Egizio di Napoli ma alla fine sarà Formisano a risponderne davanti agli Dei, spero per Lui che avesse le Sue buone ragioni per comportarsi così.
M: Ho notato che Lei spesso si riferisce ai Maestri dell'Ordine Egizio anteponendo al loro nome il “don”: come mai?
H:E' un usanza napoletana,importata dalla Spagna; come è noto Napoli è stata a lungo sotto la dominazione spagnola e gli Spagnoli antepongono il “don” al nome di Persone illustri e degne di riguardo. Il mio Carissimo Amico Scaligero mi prendeva sempre in giro per questo e mi chiamava,per scherzo”Don Giovanni” canticchiando anche l'aria della celebre opera di Mozart.


M: veniamo ad un argomento che certo interesserà molto i Nostri Lettori: come avvenne la Sua adesione al Martinismo?

H: Avevo ricevuto da Don Vincenzo,che gli aveva avuti da Lebano (tramite Papus) i gradi Martinisti. Nel 1953, alla morte di mio padre, mia madre che era Francese, si trasferì in Francia per assistere suo fratello vedovo e malato. Io mi laureai in ingegneria chimica e fui assunto da una grande azienda di Marsiglia per cui mi trasferì in Francia pochi anni dopo. Don Vincenzo mi consigliò di andare a conoscere Philippe Encausse, figlio di Papus,con il quale Egli era in stretti rapporti epistolari. Divenni molto amico di Philippe ed entrai a far parte,con il permesso di Gigante,dell'Ordine Martinista di Cui Papus II (Nome Iniziatico di Philippe Encausse) era a capo. Del resto,come Lei sa molto bene, la Pratica Rituaria Martinista è individuale ed io scoprri,inoltre,notevoli punti di contatto tra l'Operatività Martinista e Quella dell'Ordine Egizio, a cui del resto Philippe apparteneva.

M: Questa è una notizia sorprendente! Come avvenne l'ingresso di Papus II nell'A.O.E.

H: Philippe aveva molto sentito parlare dal Padre,da Chaboseau e da Marc Haven di Giustiniano Lebano e di Leone Caetani con cui un cugino di Philippe era in corrispondenza epistolare. Egli si recò a Vernon in Canada dove Don Leone abitava e fu accolto come un figlio data la vecchia amicizia tra Don Leone ed il Padre di Philippe: anche Don Leone aveva peraltro ricevuto i Gradi Martinisti da Papus. Colpito dalla intelligenza e dalla profonda spiritualità di Philippe, Caetani lo iniziò all'Ordine impartendogli Gli Insegnamenti degli Arcani Maggiori: quellli minori Papus II li aveva ricevuti da Marc Haven. Ovvio che Lui ne parlava con i soli”aventi titolo” ovvero con i Membri dell'A.O.E. Il viaggio di Philippe a Vernon nel 1933 mi fu comunque confermato da Sveva Caetani, figlia di Leone che ho avuto il piacer di incontrare in diverse occasioni e che peraltro spesso mi raccontò delle diverse “processioni”che i soliti “cacciatori di cifre” come Gigante li chiamava, avevano svolto a Vernon,dove Sveva viveva alo scopo di ricevere tracce di s “segreti sensazionali”, documenti o altro: tutto inutile perchè Lei, che dell'A.O.E. Sapeva poco o nulla,seguendo le disposizioni testamentarie del Padre,alla morte di Don Leone, avvenuta il 25 dicembre 1935, spedì tutti i vari documenti relativi all'Ordine a Pasquale del Pezzo che Caetani aveva nominato reggente!.

M: Lei che lo conobbe bene può dirci qualcosa di più su Philippe Encausse?

H: Era un uomo eccezionale,un autentico Mistico nel senso più elevato di tale termine: un Mistico,per indenderci come Bohme, Silesio,Saint-Martin e Maitre Philippe de Lion di Cui era il figlioccio (ne aveva cioè ricevuto il nome) pur non avendolo potuto conoscere essendo Maitre Philippe morto pochi mesi prima della Sua nascita: per questo fu definito “Discepolo Postulo”! Fu quel grande Maestro a rivelare a Papus che Gli sarebbe nato un figlio che sarebbe divenuto un grande Maestro, ma aggiunse:”Non lo crescremo né io né tu.” Infatti Gerard Encausse morì durante la I Guerra mondiale al fronte ove ricopriva l'incarico di maggiore medico quando Philippe era ancora bambino dunque furono Chaboseau ed Haven a prendersi cura dell'educazione di Philippe che inoltre divenne anche un valente medico e che fu il fondatore della attuale disciplina medica nota come “Medicina dello Sport”. Philippe nutriva una profonda venerazione per Maitre Philippe a cui si sentiva particolarmente vicino dal punto di vista spirituale. Era uno degli uomini più buoni che io abbia mai conosciuto ma anche serio,rigorso, preparatissimo in ogni ambito delle Scienze Esoteriche. Insomma un Vero Iniziato da Cui ho imparato moltissimo e della Cui amicizia fraterna sono grato agli Dei: considero un dono prezioso la mia ventennale frequentazione con Lui.

M: Lei ha conosciuto bene anche Ambelain: che giudizio ha di Lui?

H: Robert era un Grande Iniziato,ma forse sarei più preciso se dicessi che era un Grande Mago. Era anche Lui un uomo di grandissimo spessore e Gli sono grato per quanto mi ha dato,ad esempio i Gradi del Memphis di cui soprattutto i Primi Tre,più che i successivi 94,mi hanno veramente trasmesso delle emozioni spirituali impagabili. Putroppo Robert aveva un carattere ombroso,piuttosto sulfureo e talvolta era troppo suggestionato dal “Potere”e dal Suo Ruolo (Gran Jerofante Mondiale del Rito di Memphis e Misraim,Gran Maestro dei Cavalieri Eletti Cohen dell'Universo) il che lo portava in alcuni casi a concentrarsi sul non essenziale a dispetto dell'essenziale con conseguente distribuzione di “Gradi” e “Patenti” a personaggi di ben dubbio valore. Il fatto però che io non abbia più messo piede in una Loggia Massonica dopo la Sua morte la dice lunga sulla stima che avevo per Lui. Posso anche dire che è stato il più grande studioso ed interprete della Cabala che io abbia mai conosciuto.

M: Molti si proclamano successori di Ambelain nel Mondo Massonico “Egizio” Lei ha conosciuto qualcuno dei c.d. Suoi successori o discepoli?

H: Ho conosciuto Kloppel e Sylla,quest'ultimo era un nero ivoriano, Maestro Sufi,oltre che Massone, ed era un uomo di grande spessore. Ho conosciuto gli Italiani Caracciolo e Brunelli: il primo è un brav'uomo ma nulla di più,mentre il secondo, era certo uomo di grande preparazione culturale ma alquanto spregiudicato e portato a mescolare troppe cose assieme:Martinismo,Gnosi,Massoneria,Psicologia, Pitagorismo,Alchimia,un vero”fritto misto direi! Comunque ho evitato di frequentare qualunque Associazione Massonica negli ultimi 10 anni ed anche quando era vivo Ambelain, che mi aveva conferito il 95 Grado,era rarissimo che io mi recassi a qualche “Tornata” quando c'andavo evitavo sempre di intervenire: Audi Tacere Semper!

M: In effetti Lei non appare mai alla ribalta ed ha sempre avuto una posizione assi defilata: come mai?

H: Ho un carattere molto schivo e sono mite per natura. Non amo le polemiche,le discussioni sterili,i dibattiti sul sesso degli angeli. Il Mio Maestro mi ha insegnato ad operare nel silenzio e nella tranquillità e ho scelto di avere una vita silenziosa e tranquilla: tutto qua. La palma di “Iniziato cosmico” la lascio volentieri a chi la desidera,io sono solo un umile seguace di Ermete che con i propri enormi limiti umani ed i propri macroscopici difetti ha cercato soltanto di seguire gli Insegnamenti del Proprio Venerato Maestro.

M: Dopo il Suo trasferimento in Francia continuò a frequentare assiduamente Gigante?

H: Certamente! Andavo a trovarlo a cadenze regolari,ogni 3-4 mesi al massimo a Frattamaggiore dove viveva.
Un paio di volte venne Lui da me in Francia per le vacanze estive ed in una di queste occasioni rimase da me per 2 mesi interi. Inoltre ci scrivevamo spesso,oppure gli telefonavo,soprattutto quando dovevo,per lavoro, soggiornare lunghi periodi all'estero,specie nel Nord-Africa o in Medio-Oriente. Il nostro legame è stato sempre strettissimo fino alla Sua morte,avvenuta nel 1968. A partire da quella data gli sono succeduto come Capo dell'Ordine,incarico che ho cercato di assolvere nel migliore dei modi, sempre tenendo conto dei consigli e delle istruzioni che Egli ebbe modo di impartirmi negli oltre 20 del mio discepolato.

M: Si può conoscere qualcosa dell'attuale struttura e delle iniziative perseguite oggi dall'O.E.

H: Guardi,l'unica iniziativa è quella di formare adeguatamente, sul piano spirituale,individui che possiedano i necessari requisiti,Guenon avrebbe detto “qualificazioni”. Nell'Ordine non si entra prima dei 35-40 anni e Coloro che sono ammessi provengono tutti da significativi percorsi spirituali. La struttura del Nostro Ordine è rimasta immutata dai tempi di Don Raimondo ad oggi: al vertice abbiamo un Sinedrio Supremo,attualmente costituito da 7 persone compreso il sottoscritto; questa struttura si occupa del funzionamento dei Gradi inferiori all'87 e seleziona accuratamente Coloro che possono pervenire sino al 90,ovvero al compimento dell'Opera.

M: In cosa consiste il cammino nei diversi Gradi?

H: Come lei sa in ognuno dei 4 Gradi Martinisti,o nei Gradi degli Eletti Cohen dell'Universo,si sviluppano conoscenze e tecniche operative diverse via via più complesse e difficili: ciò avviene parimenti nell'A.O.E. Solo che tali Gradi sono molto più numerosi. Noi riproponiamo le stesse tecniche Iniziatiche che venivano utilizzate nei santuari Egizi e nei Misteri Ellenici. Ovviamente si tratta di un cammino molto lungo,difficile ed impegnativo,perchè “La Conoscenza gratis” come diceva Leone Caetani, non si può certo ottenere! Questa Nostra Via può essere quindi percorsa solo da persone molto motivate: ritengo che Tale Via sia una vera “summa” di tutto il Sapere Iniziatico dell'Occidente ma sarei presuntuoso e sciocco se la ritenessi l'UNICA VIA. Esistono altri cammini altrettanto validi e forse molto meno complessi che conducono alla Re-Integrazione dell'uomo nella Divinità che egli è in potenza.


M: Ad esempio?

H: Certamente ad esempio,la Via Martinista,se seguita in modo costante e fedele conduce all'obiettivo summenzionato. Stesso discorso possiamo fare per quanto concerne quelle tecniche meditative illustrate da Rudolf Steiner e magistralmente approfondite dal mio amico Scaligero: inoltre esistono molte Scuole Orientali notevolmente serie e rigorose, alcune confraternite Sufi, le scuole dei lignaggi monastici tibetani, alcune scuole di Yoga del lignaggio di Patanjali, offrono preziosi insegnamenti ai loro adepti. Io però sono occidentale,italiano,anzi,napoletano, perciò sono un figlio del mediterraneo e ritengo che la Scuola Egizia sia la più confacente alle Nostre Tradizioni ed al nostro modo di essere,ma naturalmente è una mia opinione della quale non voglio convincere nessuno: il proselitismo non è nelle Nostre corde; siamo sempre stati molto pochi e sempre lo saremo,almeno fino a che io sarò il Capo dell'Ordine.


M: Il Rito di Mizraim fu fondato da De Sangro come emanazione dell'O.E ed aveva una veste Massonica. Leggevo che questo Rito,mai unitosi con quello di Memphis,come Lei ci ha spiegato,fu messo in sonno da Caetani nel 1929: non avete intenzione di “risvegliarlo”.

H:Guardi, Noi ci teniamo ben lontani dalle varie Obbedienze Massoniche perchè riteniamo che oggigiorno ci sia molta confusione all'interno della L-M.”Egizia”,per cui al momento la mia risposta è:no. Tuttavia sarebbe giusto che il Mizraim,un giorno,tornasse lì da dove è venuto,cioè a Napoli,o perlomeno in Italia; ci penserà il mio successore,se lo riterrà opportuno.

M: Esiste già un Suo successore?

H: Bhè, vista la mia età credo che dire “già”, sia un po'comico. Comunque si,esiste ma neanche Lui lo sa: Noi abbiamo i nostri usi e le nostre procedure e sarebbero molto poco comprensibili ai profani del Nostro Ordine.

M: Leggevo ultimamente un articolo di uno studioso americano che affermava che il Deposito Iniziatico Egizio,contenuto negli Arcana-Arcanorum,viene trasmesso,per quanto concerne il Suo detentore,ovvero il Capo del Vostro Ordine,attraverso il sangue delle Tre Illustri Casate dei De Sangro, D'Aquino e Caetani: c'è qualcosa di vero in tutto cio'?

H: Si,c'è qualcosa di vero ma La prego di non farmi ulteriori domande in merito perchè mi vedrei costretto a non risponderle.

M: Prima sono stati citati Steiner e Scaligero di Cui Lei fu molto amico e le cui Opere Lei ha anche recensito e tradotto nelle edizioni francesi: cosa hanno hanno che fare tra loro Antroposofia e A.O.E.?

H: Intanto definire “Antroposofo” Massimo è piuttosto inesatto: Egli certo si rifece agli Insegnamenti di Steiner ma dalla Società Antroposofica fu fortemente osteggiato. Comunque il discorso è assai complesso e cercherò di semplificarlo. Steiner, come Lui stesso accenna nella Sua autobiografia,entrò a far parte del Rito di Mizraim, allora attivo anche in Germania. Si rese conto del grande valore Iniziatico di tale deposito e Lo percorse fino agli ultimi Gradi: quindi entrò a far parte dell'A.O.E. a cui venne Iniziato da Lebano; il Mio Maestro fu presente a questo evento e successivamente incontrò Steiner in diverse occasioni. Steiner accenna al grande valore del Deposito Iniziatico del Mizraim in alcune conferenze tenute a Berlino nel dicembre 1909(in italiano pubblicate con il titolo”NATURA E SCOPI DELLA MASSONERIA ed. Antroposofiche-Milano). Se poi gli antroposofi sono ignoranti e non leggono l'Opera di Colui che considerano il Loro Maestro,non è colpa mia! Qualche anno fa mi trovai a cena con un Signore,molto noto negli Ambienti antroposofici, il quale,ad un certo punto cominciò a tuonare contro la Massoneria: alla mia domanda se egli fosse a conoscenza che anche Steiner era Massone, rispose che si trattava di una diceria non confermabile. Ovviamente gli citai pagina e riga della autobiografia di Steiner più le conferenze che ho citato: mi auguro che sia andato a leggerle! Del resto Steiner fondò la Società Antroposofica come associazione “esterna”e la Sua azione “interna” si attuava in quella cerchia Iniziatica che Egli denominò “Mystica Aeterna”e nella quale fu coadiuvato dal Suo discepolo Alexander von Bernus, forse il più grande alchimista del XX secolo. Lo stesso Gigante partecipò a queste attività,rimanendo in contatto con i membri della Mystica Aeterna dopo la morte di Steiner. Per quanto riguarda Scaligero le cose andarono così: Pio Filippani Ronconi,poi divenuto uno dei massimi orientalisti europei,che io avevo conosciuto a casa di Evola assieme a Placido Procesi,medico personale di Evola e poi,mi dispiace per lui, divenuto seguace di Kremmerz ed a Francesco Mazzi,fondatore del gruppo italiano neo-pagano dei Dioscuri,iniziò a collaborare con l'Università di Napoli. Io lo presentai a Don Vincenzo il quale aveva conosciuto bene Colazza,discepolo di Steiner e Maestro di Filippani; l'incontro con Colazza avvenne in occasione della consegna ad Evola,da parte di Don Vincenzo, dello scritto a firma “Ekatlo(s) fattogli pervenire da Caetani e pubblicato dalla Rivista Krur; i Due vollero conoscersi in quanto,malauguratamente, nelle occasioni in cui Gigante aveva incontrato Steiner per un motivo o per l' altro Colazza,che di Steiner era il Discepolo prediletto,era assente. Durante il colloquio con Filippani Gigante si informò se il gruppo romano diretto da Colazza, dopo la morte di Questi,fosse ancora attivo e Filippani Gli spiegò che la direzione di tale gruppo era stata assunta da Scaligero. Il Mio Maestro espresse il desiderio di conoscerlo e Pio organizzò l'incontro, al quale partecipai anch'io. Fin da subito ci fu una forte sintonia tra Gigante e Scaligero il Quale,peraltro,conosceva molto bene le vicende dell'A.O.E. avendo,prima della guerra, frequentato a Roma il dottor Giovanni Bonabitacola,uno dei pochi Kremmerziani seri in circolazione. Iniziò tra Noi un profondo rapporto spirituale ed una affettuosa amicizia che proseguì fino alla morte di Massimo, avvenuta nel gennaio del 1980. Come Steiner anche Scaligero tenne la bocca chiusa sui Suoi rapporti con L'Ordine: del resto,avendo io conosciuto diversi Suoi Discepoli non me ne meraviglio affatto. Tuttavia Egli indirizzò a me poche e selezionate persone e ho il piacere di dire che queste persone, a tempo debito, entrarono tutte a far parte dell'Ordine e ne fanno parte tutt'ora tranne due che sono passate a miglior vita. Scaligero è stato un Grandissimo Maestro ed ha donato all'umanità grandi tesori di conoscenza,come del resto ha fatto Steiner. Credo però che la grandezza del Mio Amico Massimo non sia stata adeguatamente compresa anche a causa dello scempio fatto del Suo Insegnamento da alcuni Suoi congiunti e discepoli romani: comunque le Sue Opere parlano per Lui e sono onorato di aver contribuito a farlo conoscere in Francia.

M: Il Gran Maestro dell'Ordine Martinista Napolitano, Caliel, si definisce Discepolo di Gigante: è vero?

H: Certamente si ma UNICAMENTE per ciò che concerne il Martinismo avendolo Don Vincenzo iniziato a tali Gradi. Va però precisato che Gigante,che dell'ordine Egizio con Luigi (Petriccione,alias Caliel) non aveva mai neppure parlato, gli negò il permesso di dar vita ad un'Ordine Martinista autonomo ponendolo all'Obbedienza dell'Ordine Martinista diretto da Eduardo Petriccione. Morto Don Vincenzo e morto Eduardo, Luigi proclamò di essere il figlio naturale di Quest'ultimo,cosa di cui io non ero minimamente a conoscenza e si che di Eduardo ero molto amico ma può darsi che per la Sua riservatezza Egli non mi rivelasse mai tale particolare: preciso però che Petriccione è un cognome molto diffuso in Campania e che comunque le successive iniziative di Luigi di dar vita assieme a Bezzi e Brunelli ad Un Ordine ove massoneria,gnosi. martinismo,ermetismo-kremmerziano,pitagorismo, psicosintesi, vengono disinvoltamente mescolati assieme come in una sorta di macedonia, mi trovano totalmente in dissenso tanto è vero che ho sempre rifiutato di incontrare Lui e Brunelli e mi sono tenuto ben lontano da qualunque loro iniziativa. Peccato perchè era un uomo intelligente e di buon carattere,generoso ed altruista: io credo che sia stato Brunelli a metterlo sulla cattiva strada in quanto Luigi ne subiva molto il fascino,comunque ognuno è responsabile di quello che fa.

M: un'ultima domanda Maestro Hermanubis: pensa che sia possibile,in un futuro,arrivare ad una riunificazione delle diverse Famiglie Martiniste?

H: Lo escludo categoricamente. Intanto dovrebbe nascere una Personalità del calibro di Philippe Encausse ed io all'orizzonte non la intravedo. Inoltre in questi ultimi anni si sono moltiplicati gli Ordini Martinisti,in modo impressionante e quasi sempre per le ambizioni personali di questo o di quel Fratello. Io del resto non capisco il perchè di tutto ciò visto che la Tradizione Martinista è UNA e che alla fine tutti seguono le medesime Rituarie! Tizio si definisce “Martinezista”, Caio si proclama “Martinista” ma se sono Superiori Incogniti faranno il medesimo Rito di Solstizio! Comunque per me il Martinismo è da considerarsi come un cammino individuale e solitario,non a caso la maschera ed il mantello sono gli emblemi martinisti per eccellenza,dunque non vedo perchè si debba insistere a voler far stare assieme persone che vogliono rimanere separate.

M: La ringraziamo molto Maestro per questa intervista: speriamo che Lei rimanga ancora molto tra noi!

H: Rimarrò fino a quando Gli Dei hanno disposto che io rimanga ma continuerò ad amare i Miei fratelli e Sorelle ed a rimanere accanto a Loro anche quando lascerò questo mondo. Non mi ringrazi: è stato un piacere parlare con Lei.

15 gen 2013

TRADIZIONE E TENTAZIONE


Non serve essere Iniziati,ma basta avere gli occhi aperti per capire alcuni eventi che stanno accadendo nel mondo:



- Il Cattolicesimo( con le sue varianti luterane e calviniste) è ormai alle corde non riuscendo più a catturare l'interesse delle giovani generazioni nonostante i patetici tentativi di "ammodernamento"condotti a partire dal Concilio Vaticano II. Travolto dal dilagare degli scandali sui preti pedofili(che ci sono sempre stati!) perde sempre più la propria influenza nella società e di spirituale ormai non ha più nulla, ammesso che lo abbia mai posseduto.

- Le vecchie Organizzazioni esoteriche che sono andate per la maggiore negli ultimi 2 secoli (Massoneria,Accademie Ermetiche, Martinismo, Antroposofia, Circoli Myriamici etc.) hanno anche esse perso l'attrattiva esercitata in passato, sia per la loro incapacità di adeguarsi ai tempi sia per l'assenza di reali contenuti Iniziatici e di Guide Qualificate presenti nel loro interno.

-L'autodidattismo informatico e mediatico, in una parola"l'esoterismo fai da te" crea, particolarmente nei giovani, la tendenza a coltivare una sorta di eclettismo spirituale sincretistico che trova la sua espressione più celebre nei romanzi dello scrittore brasiliano Coelho.

-Il prodotto finale di tale "combinato disposto" sarà inevitabilmente la distruzione di qualsiasi autentico e sano impulso Spirituale nel genere umano.



Guardandoci attorno, sia in Italia che nel Paese Europeo ove viviamo, abbiamo notato che un gran numero di giovani sembra rivolgere la propria attenzione agli Antichi culti Greco-Romani. Fioriscono, infatti, numerosi Circoli "Tradizionali" intenzionati a rivivificare gli Antichi Culti dei Nostri Padri attraverso promozioni culturali e percorsi Spirituali consistenti nella celebrazione di Culti Privati, Familiari, Pubblici, seguiti più o meno in conformità all'Antico Calendario Sacro Romano. Colpiscono sia la giovane età di questi "novelli Giuliani", sia la tendenza a creare vere e proprie carnevalate con "raduni", "ludes" "processioni sacre"nelle quali i baldi giovanotti,dismessi gli abituali abiti"punk","dark" "casual", si paludano da Vestali e Flamini salmodiando presunte formule liturgiche che i tapini ritengono provenire, che so, da Simmaco, piuttosto che da Pretestato, o magari da Augusto Cesare in persona! Tutto ciò non è altro che un ennesimo aspetto della Tentazione atavica e oscura condotta, ai danni del genere umano, da parte degli Spiriti Ostacolatori: la creazione di un ennesimo paradiso artificiale ove ci si rinchiude illudendosi di essere "uomini della Tradizione"(o donne), olimpici, invitti, differenziati ma non uscendo di un millimetro dal proprio patologico e degenerato sentire.

A questi fanciulli ,che tentano in tal modo di uscire dalla noia quotidiana e di riempire il proprio pneumatico vuoto interiore, vogliamo, paternamente, far presente alcune cosucce:



1 NESSUNO dei presunti Pontefici Massimi di tali associazioni goliardiche possiede neppure l'ombra degli AUTENTICI Rituales della Prisca Romana Religio, essendo quest'ultima, al pari della Teurgia Faraonica, Scienza Sacra trasmessa BOCCA-ORECCHIO, e coloro che hanno disposto della propria bocca hanno avuto, nei secoli, la solenne accortezza di scegliersi BENE le orecchie in cui sussurrare le Sacre Formule Arcane.



2 Affrontare Riti, privati o pubblici che siano, SENZA aver precedentemente rettificato la propria mente,ripulendola dalle scorie di quest'epoca degenerata, vuol dire, nella migliore delle ipotesi, compiere nient'altro che "psicodrammi alla Moreno"(tecnica psichiatrica di terapia di gruppo), nella peggiore procurarsi danni molto seri, chè, a scherzare col fuoco ci si può bruciare assai gravemente e nella nostra lunga vita abbiamo veduto quali funeste conseguenze si sono verificate in sprovveduti sempliciotti che si recavano nottetempo sulla sommità dei"Colli Fatali" presumendo compiere"Evocatio"al Genio dell'Urbe o A Giove Ottimo Massimo!



3 La sola Persona seria che abbiamo conosciuta in vita dedita AUTENTICAMENTE al Sacro Culto degli Dei di Roma era un nostro giovane amico toscano al quale spiegammo, moltissimi anni fa, le ESATTE corrispondenze degli Dei Egizi con le Divinità dell'Urbe. Questo Nostro giovane amico morì prematuramente diversi anni fa, ci dicono essere ancora operante il Suo Sodalizio e Noi ce ne rallegriamo; presumiamo abbia formato, perlomeno, Uomini Seri, vista la rigorosità che Lo animava, ma le Formule Arcane di Roma sono tenacemente custodite nel Tempio Egizio!



Vita,Salute,Forza! UNAS Pontifex Maximus.

28 nov 2012

Ogni epoca storica ha i propri mezzi di informazione ed in quest'epoca l'informatica ha ormai soppiantato la stampa. Tenendo conto di ciò abbiamo diffuso il Verbo dell'Ordine per mezzo di questo blog chiarendo, nelle linee essenziali, ciò che andava chiarito. I giovani Fratelli che si occupano tecnicamente del blog hanno verificato circa 8.000 visite. Se solo l'1% di tutte le persone che hanno visitato questo blog avessero VERAMENTE recepito il Nostro messaggio Noi lo considereremmo già un grandissimo successo. I tempi stanno per cambiare ancora più in peggio: non l'attesa fine del mondo profetizzata dai calendari Maya (o meglio,dalle interpretazioni che di tali calendari sono state fatte), ma un ulteriore annichilimento della specie umana, trasformata in un branco di pecore da condurre al macello in nome delle regole del mercato e delle leggi dei profitti. Pensione,assistenza sanitaria garantita,posto di lavoro? Scordatevi tutte queste cose,lo que mas quenta es el dinero! Ma le lobbies che governano il mondo vogliono anche abolire la moneta onde siano le carte di credito,e quindi le banche,a disporre di tutto.Perciò l'unico dinero sarà costituito dai debiti che i cittadini contrarranno con tali associazioni a delinquere come Ezra Pound aveva acutamente presagito. Le pecore inermi intanto si lamentano ma continuano la loro esistenza ignavia sperando di salvarsi in qualche modo o illudendosi che un comico genovese scopertosi politico o un ragazzotto romano che non ha mai lavorato un giorno della sua vita possano cambiare le cose! Contestualmente aumenta il senso di insicurezza profonda, aumentano i disturbi psichici, aumentano l'angoscia e la paura ed il 30% degli Italiani(stime I.S.T.A.T.) fa uso,sistematicamente o sporadicamente di psicofarmaci. Molti cercano rifugio in paradisi artificiali di altro genere, in psichedeliche forme di spiritualità ed ecco spiegato il successo di libri pieni di confusioni, menzogne, errori storici(talmente tanti che faremmo un torto agli altri citandone solo uno-due) e finanche di films ove, utilizzando l'acrostico Valentiniano come titolo, si parla del solito"Ordine Egizio Osirideo" e del solito "mago di Portici" che in realtà tale Ordine lo ha visto con il binocolo! Abbiamo già spiegato ogni cosa dettagliatamente e non intendiamo ripeterci. Aggiungiamo solo che fummo costretti a togliere ogni possibilità di commento al blog non perchè disturbati dai soliti folli che, grazie all'anonimato, sfogavano le proprie frustazioni (cosa che avevamo ampiamente previsto e di tali "prodi scrittori" in molti casi intuiamo l'identità: per lo più trattasi di"Accademisti Myriamici" o Esponenti delle centinaia di Riti Massonici di "Memphis e Misraim" sparsi nel mondo - solo in Italia ci sono 6 Obbedienze che si rifanno a tale sigla-), ma perchè desideravamo che i puri di cuore non venissero turbati nel loro silentium. Ora è a tali puri di cuore che ci rivolgiamo,Nostri Fratelli nello Spirito, poichè tutti coloro che DAVVERO perseguono con purezza un cammino di Elevazione Individuale e Collettiva sono Nostri Fratelli: i tempi terribili che stanno per sopraggiungere non devono trovarvi impreparati. Lavorate incessabilmente, alacremente su voi stessi, vivete ogni giorno come se fosse l'ultimo. L'Ordine Egizio Antico(e UNICO) vi offre la possibilità di un contatto:se avete qualcosa DI SENSATO da dire o da chiedere potete scrivere alla mail di seguito: diamondmoor@gmail.com

27 mag 2012

Circa sei mesi orsono,cedendo alle richieste di alcuni giovani e meritevoli discepoli,accondiscesi alla loro richiesta di illustrare la storia,la natura e le finalità dell'Ordine Secolare del quale sono stato posto a capo. La mia età molto avanzata e la mia assoluta inesperienza dei veicoli informatici mi obbligò(e mi obbliga tutt'ora) ad affidarmi a tali discepoli per la creazione del presente blog e per tutto il resto(pubblicazione,risposte ai commenti eccetera). Mancando dall'Italia,che pur essendo rimasta nel mio cuore la mia Patria Amata io lasciai volontariamente quasi 40 anni fa,da molto tempo avevo notizie di seconda mano sullo "status arti" del cosidetto"millieur" esoterico del"Bel Paese". Quanto si è scatenato dopo la comparsa del blog mi è stato molto utile, sia sul piano personale che su quello Iniziatico, rafforzando la mia convinzione di aver intrapreso ,a suo tempo ,la scelta più saggia nel trasferirmi all'estero tagliando tutti i possibili ponti con gli ambienti pseudo-iniziatici della Terra di Ausonia. Non che i cialtroni ,i millantatori ed i disonesti manchino nella Terra che mi ha generosamente accolto o altrove ma (e lo dico con profondo dispiacere per l'amore che nutro per il mio Paese di origine) in nessuno paese del mondo è presente una tale pletora di buffoni e disonesti mistificatori quale abbiamo potuto ulteriormente verificare essere esistente in Italia. In primis si sono scatenati i vari emuli,discepoli, seguaci del tristemente noto Kremmerz latrando, come muta di cani rabbiosi, contro le rivelazioni fatte dal sottoscritto in merito alle "prodezze" compiute dal Formisano e dai suoi stoltissimi discepoli. Smascherati nelle loro nefande operazioni di pseudo magia sessuale,auto,etero,emo(perlomeno quel tizzone d'inferno di Crowley era più originale e diabolicamente serio) condotte con l'unico scopo di "abbordare" ingenue e sprovvedute fanciulle (o ahimè,fanciulli), demolito alla radice il pensiero e l'opera del loro maestro di Portici, costoro si sono scatenati sia sul blog sia altrove cercando di diffamarci e screditarci in tutti i modi. Poi abbiamo assistito ad ulteriori scomposte reazioni dei seguaci di Steiner e Scaligero che,ignorando COMPLETAMENTE i rapporti dei Loro Maestri con l'Ordine,si sono lanciati in isterici strali cercando di individuare il o i colpevoli di tale "luciferica" operazione di accostamento della Scienza dello Spirito con gli Arcani della Scuola Egizia-Partenopea. A costoro rispondiamo subito che: 1) abbiamo conosciuto Scaligero e lo abbiamo fraternamente frequentato oltre mezzo secolo fa,ovvero quando questi esegeti del"purismo"Scaligeriano erano poco più che bambini; 2) Massimo era,oltre che un grandissimo Iniziato,una persona seria e mai più avrebbe rivelato a giovanotti provenienti dalla militanza poluitica nell'estrema sinistra o nell'estrema destra o ad antroposofi"pentiti" o a propri sognanti congiunti che ne divennero discepoli più per dinamiche familiari che non per effettiva vocazione(abbiamo cosi' caratterizzato l'intero attuale panorama degli"Scaligeriani" ) cosa fosse l'Ordine e quali fossero i Suoi personali rapporti con loro. Del resto nel medesimo modo si regolò Steiner con i bravi borghesi austro-tedeschi con cui costituì la Società Antroposofica. Successivamente si sono scatenati(molto meno occorre dire) alcuni esponenti delle varie "Massonerie Egizie", alcuni con una parvenza di regolarità,altri neppure con quella,con il solito scopo di dimostrare che "la mia(patente) è più bella della tua". Quindi si sono fatti vivi i sedicenti "eredi" dei Maestri della Scuola Napoletana che, a distanza di oltre 75 anni dalla morte di Don Leone in Canada affermano di essere titolari del Sacro Deposito dell'Ordine Egizio. La "caccia" a Unas è stata spietata e talora qualche malcapitato ne ha pagato il fio, ma confidiamo nel "sense of humour" di tali "indiziati speciali" che potranno da tutto ciò ricavare un prezioso ammaestramento su quale indecente manicomio sia divenuto l'italiota ambiente "iniziatico" attuale! Signori miei,abbiate pazienza: data la mia età tra non molto lascerò questo corpo di carne involandomi verso l'etere,libero(finalmente) ed allora il mio successore renderà note sia il mio nome sia le vicende della mia lunga vita. Quando,ancora giovane,conobbi Don Vincenzo Gigante ,che fu iniziato agli Arcani dell'Ordine da Giustiniano Lebano in persona(Don Vincenzo morì nel 1967 ad oltre 90 anni) Egli mi disse" Guagliò,stai lontano da due cose: le Accademie Kremmerziane e la Massoneria".Gli ho ubbidito solo al 50% poichè,la conoscenza di Tre Staordinari Iniziati,Pericle Maruzzi,Philippe Encausse,Robert Ambelain, mi indussero a seguire tale Cammino,avendo io personalmente riscontrato alcune importanti analogie tra talune correnti della Massoneria Egizia ed il Cammino Operativo dell'Ordine che ho seguito per tutta la vita. Per quanto mi riguarda, ogni discorso Massonico è terminato con la scomparsa dalla scena di Ambelain i cui ultimi anni(non vorrei dirlo ma devo ) furono funestati da errori fatali soprattutto nell'aver Egli trasmesso alcune linee Iniziatiche di grande significato a persone indegne. Coloro che proseguiranno la mia opera decideranno cosa fare e come regolarsi: ogni Sommo Pontefice deve agire secondo i dettami della propria coscienza. Noi non siamo sfavorevoli ad un risveglio del Regime Mizraimita autentico nel Nostro Paese di origine ma non disponiamo nè dell'età nè dell'energia per farlo. Coloro che ne hanno facoltà hanno il nostro permesso di procedere ma non si attendano un cammino facile,anche in virtù di ciò che abbiamo precedentemente descritto. Quanto ai vari commentatori denominati "Iniziazione Antica"(ma QUALE iniziazione,forse quella al gioco del lotto?) o anomini ricercatori dell'errore di battitura utilizzato come tentativo di discredito "orrore!IZHAR con l'H!" O STOLTI! Pensate che io non sappia che IZAR BEN ESCUR era l'esatto eteronimo di Pasquale De Servis? ANTIQUUS ove per battitura errata viene posta una C in luogo della Q,ove per distrazione invece di "COMMENTARIUM" viene scritto"ULTRA" (che fu sede di una risposta data da Don Leone come N.R.Ottaviano alla recensione di un libro sulla Gnosi di un autore britannico) bhè:NON VALE NEPPURE LA PENA DI PRENDERLI IN CONSIDERAZIONE,ESSI SI SQUALIFICANO ABBONDANTEMENTE DA SOLI. Una cosa voglio ancora dire ai seri(pochi in verità,però esistono) cercatori dello Spirito: rammentate che il "limes" tra Scuole Iniziatiche che affondano le radici nella medesina terra(es.Ordine Egizio e Schola Pitagorica) è assai sottile,dunque: non vi preoccupate se il Carme al Sole sia più figlio di ARA o di IZAR,bensì preoccupatevi di quale sia l'effetto sul vostro Spirito della sua recitazione. Non preoccupatevi se i "5 esercizi" siano stati ideati,o adattati,o ri-trasmessi da Steiner o da Scaligero; non preoccupatevi se essi siano stati formulati nel 1909 d.c. o nel 1786 d.c. bensì praticateli e preoccupatevi dell'effetto che essi produrranno sulla vostra coscienza! Lo scatenamento di individui,sedicenti iniziati,maghi,orientatori,nasce da un UNICO problema: trattandosi quasi sempre di individui frustrati,delusi,emarginati,sconfitti dalla vita e non in grado di avere un sintonico rapporto con il mondo che li circonda e con i propri simili, essi gestiscono il misero"potere" che possono gestire; certo non i milioni di euro del"cerchio magico" agli onori delle cronache politiche italiane attuali, ma quel piccolo, miserevole potere da "poracci" di godere dell'ammirazione e della devota contemplazione di persone deboli e malate alla perenne ricerca di grucce su cui appoggiarsi. Vi consiglio una cosa che vi sarà di grande aiuto: quando incontrate un sedicente "maestro" osservatelo bene ed osservate la sua vita: quanto più ciò che osservate vi parrà normale, quanto più costoro saranno sintonicamente inseriti nel mondo in cui vivono tanto più essi saranno credibili! Ricordate che Raimondo De Sangro era uno degli uomini più in vista del suo tempo e così suo figlio Vincenzo, che Domenico Bocchini,Orazio de Attellis,Giustiniano Lebano,Leone Caetani ricoprivano importanti incarichi nella Cosa pubblica ed erano studiosi ammirati e noti anche negli ambienti profani. Diffidate di coloro che cercano di giustificare di essere dei falliti nella vita in nome della loro "vocazione spirituale"; fin dai tempi dei Faraoni essere Iniziati non ha mai escluso il ricoprire un ruolo fattivo nel mondo, anzi! Salute,Pace,Prosperità,Discernimento! UNAS.Pontifex Maximus.

13 set 2011




posizionamento sui motori ricerca




Esistono momenti, nella storia dell’Umanità, che possono definirsi contingenti e
decisivi, momenti in cui si può pensare che le forze oscure del caos della controiniziazione stiano per prevalere definitivamente spegnendo il Lume Perenne della Tradizione. Ciò è già successo in passato e succederà ancora ma, sempre vigili ed immediati, i Veri Custodi della Arcana Sapienza intervengono per mostrare ai viandanti che la Luce è ancora viva.
La rivoluzione informatica è stata, indubbiamente, la terza grande rivoluzione
moderna, dopo quella industriale, iniziata in Inghilterra e quella politico-sociale iniziata in Francia. Certamente, come tutte le rivoluzioni, essa ha apportato benefici notevoli agli uomini ma anche danni. Internet offre una impressionante congenie di siti, articoli, riviste,forum ove si discute apertis verbis di qualunque argomento: anche dei più Sacri, Arcani e Segreti, di cui, con l’arroganza tipica di questa epoca, individui privi di qualunque competenza e titolo si arrogano il diritto di dissertare cianciando di “Ordini”, “Arcana”,“Trasmutazioni”, “Opere”dei quali non intuiscono minimamente la reale essenza.
Non siamo interessati a rispondere a codesti stolti, le cui ciance sono palesemente
indizio della loro ignoranza per qualsiasi individuo di media intelligenza e psichicamente sano: siamo invece costretti ad intervenire attraverso lo strumento informatico, in virtù dell’imperativo che spinge gli Iniziati ad essere calati nel Tempo in cui vivono, allo scopo di correttamente informare coloro che sono VERAMENTE alla ricerca della Luce di cosa sia DAVVERO l’Ordine e che cosa invece non lo sia.
Non cercate di trovarci, non vi illudiate che si possa giungere a Noi compilando un
modulo, una domanda, magari con annesso versamento di denaro. Coloro che devono arrivare all’Ordine nascono già con tale destino e sarà l’Ordine medesimo a trovarli tramite i suoi Emissari che - incogniti testimoni degli eventi - vigilano costantemente individuando gli Esseri ad Esso predestinati. Ricordate che il Vero, l’autentico Maestro è dentro di voi:
Noi non possiamo fare nulla che in realtà voi non abbiate già fatto.
La Via Spirituale, il Cammino Dell’Arte Regale e della Apoteosis è lungo, arduo,
totalizzante ed ingrato: lo Spirito è un padrone geloso, non illudetevi di poter giungere a qualsiasi risultato se non siete disposti a donarvi interamente ad Esso. Solo gli Individui totalmente dediti al “Sacer” ma contemporaneamente forniti di una mente lucida, agile,razionale e non inclini a misticismi, elucubrazioni, fantasticherie, possono compiere il Cammino Aureo che conduce alla meta indicata dal Divo Pitagora ”e quando lascerai questo corpo di carne e ti involerai verso l’etere, libero, ti accorgerai di non essere più un uomo ma un Dio, un immortale anche tu”.
Non venire contaminati dalle lusinghe profane del mondo, non essere corrotti dal
desiderio di potere, ricchezza, fama, successo, non accettare compromessi con la propria coscienza e con l’Etica Universale (che è ben altra cosa della morale cattolica e borghese) ma ESSERE del mondo, accettare le regole della civile convivenza, non turbare il quieto vivere altrui, ricordarsi che il primo dovere di un saggio è quello di non turbare la quiete degli ignoranti (inteso non come dispregiativo ma, secondo l’etimo latino, ”Coloro che ignorano,che non sono a conoscenza”). Ritirarsi dal mondo, sforzarsi di voler apparire “originali” o“diversi” è indice di manifesta immaturità Spirituale quando non di aperta alienazione mentale. Un grande Maestro diceva che quanto più appariamo individui normali tanto più siamo prossimi ad una autentica realizzazione interiore. Guardatevi dai “guru”, state lontani da coloro che cercano di propinarvi ”effetti speciali” e ancor di più rifuggite da quelli che si autodefiniscono maestri poiché un VERO Maestro non si giudicherà mai tale. Siate invece esempio e modello nel mondo, di disponibilità e di onesto agire, così che coloro che vi avvicineranno e che hanno occhi per vedere e orecchie per ascoltare si chiedano PERCHE’ voi siete come siete e siano spinti a seguire il vostro esempio.


LA STORIA DELL’ORDINE E LE SUE FINALITÀ

Quale è l’origine di ciò che viene denominato “Antiquus Ordo Aegypti”?
Tale denominazione e la sua moderna conformazione secondo un modello esteriormente
libero-muratorio si deve all’Illustre Fratello Raimondo De Sangro, Principe di
Sansevero. In realtà Egli adattò alla logica dei nuovi tempi, con la duttilità propria dei Grandi Iniziati, un Sistema Iniziatico millenario giunto fino a Lui incorrotto tramite una ininterrotta catena lineare con trasmissione DIRETTA bocca/orecchio.
L’inizio di tale catena è storicamente documentato, nell’archivio segreto dell’Ordine,a partire dal faraone Amenophis IV (Ek-Nthn o Akhenathon) ma è in realtà molto più antico, situandosi il periodo di fondazione della nostra fratellanza attorno al 2500 A.C.
Conosciamo, ovviamente, tutti i nomi dei Sommi Pontefici e dei diversi Membri
dell’Ordine: alcuni di Essi - come Platone, Pitagora, Porfirio, Boezio, Lullo, Bruno,
Campanella - sono nomi assai noti; altri - come Namaziano, Beccadelli, Cardano, Gualdi (che nella realtà si chiamava Walter ed era tedesco, unico Pontefice negli ultimi mille anni di storia dell’Ordine, dopo lo spagnolo Lullo, a non essere nato in Italia) - sono sconosciuti ai più e noti solo dai cultori di studi specialistici.
Finalità dell’Ordine era ed è quella del tramandare (tradere/traditio) gli Arcani Misteri attraverso i quali l’uomo si distacca via via dal piano materiale e contingentato per evolvere fino al piano della Divinità. Tali Misteri, insegnati nei Templi Egizi prima e in quelli Ellenici poi, con il passare dei secoli finirono per essere osteggiati dalla Autorità costituita fino a subire autentica persecuzione con l’avvento del Cristianesimo e con la sua affermazione quale unica Religione ammessa nell’Impero Romano (editto di Teodosio).
Ne consegui’ un ovvio occultamento dei Centri Iniziatici, occultamento che non
salvò Ipazia, Severino Boezio, e molti secoli dopo Giordano Bruno dal martirio. L’Ordine decise di uscire allo scoperto nel XVII secolo appalesandosi come “Fraternitas Rosicruciana” e pubblicando i due celebri manifesti passati alla storia come “Fama” e “Confessio”. I Nostri Fratelli Comenius, Andreae, Maier, Fludd, Sandivogius, Gualdi,Santinelli, ritennero possibile un tentativo di azione sulla società civile attraverso una sensibilizzazione delle menti più illuminate dell’epoca, ma dovettero amaramente constatare che il mondo non era ancora maturo e furono costretti a ritirarsi nell’ombra.
Il successore di Francesco Maria Santinelli (a sua volta successore del Gualdi), alla
guida dell’Ordine fu il pesarese Fulvio Gherli, medico insigne che fu chiamato a Napoli per insegnare nella locale università. Accolto dalla residua comunità egizia partenopea, Egli scelse quale discepolo e successore Raimondo De Sangro di Sansevero, Gran Maestro della Libera Muratoria del regno di Napoli.
Don Raimondo rivestì l’Ordine di un abitus esteriormente Massonico creando la
Loggia “La Perfetta Unione” ed il Rito di Mizraim (traduzione ebraica della parola ”Egitto”) allo scopo di selezionare i migliori elementi, le menti più feconde, per iniziarli ai Sacri Misteri Arcani. Raccolse attorno a sé personalità eminenti come Teodoro, barone di Tschudy, il cugino Luigi d’Acquino dei principi di Caramanico ed il conte Alessandro di Cagliostro (che non era l’avventuriero Giuseppe Balsamo, come ben spiegato da Marc Haven nella sua opera “Il Maestro Sconosciuto”) amico e discepolo del D’Acquino. In questo ambiente di elevatissimo livello Iniziatico fu elaborata quella “Summa Teurgica”, apice e completamento del cammino di perfezionamento umano nota con il nome di “Arcana-Arcanorum” e corrispondente ai Gradi 87, 88, 89, 90 del Rito di Mizraim (o Misraim). Torneremo ampiamente su questo, ma per il momento val bene premettere che tale Sommo Deposito iniziatico (i cui rituali sono stati pubblicati anche in internet da Labourè e dati alle stampe da Castelli) posseduto anche da alcuni Corpi Rituali Massonici della linea Memphis-Misraim (frutto della fusione tra i due Riti verificatasi alla fine del XIX secolo)non possiede alcun REALE valore Trasmutatorio se privo delle opportune istruzioni OPERATIVE,le quali vengono trasmesse UNICAMENTE da bocca ad orecchio ai Membri dell’Ordine Nostro.
Infatti, nelle summenzionate pubblicazioni - come pure nei Rituali consegnati a quei
Massoni che sono stati insigniti di tali Gradi - si trovano unicamente: il rituale di ricevimento al Grado, i Syllabi e le cosiddette Istruzioni Orali, che altro non sono se non discorsi filosofici o ripetizioni quasi pedisseque di testi come il Kibalion. Sapere che la parola sacra del 90 Grado è “Sophia”, e quella di passo “Iside-Osiride”, o che la batteria del 87 Grado è un colpo unico, e che in tal grado alla parola “Natura” si risponde “Verità”, o che la invocazione del 90 è “Pace agli uomini” con relativa risposta “Fiat”, o che la parola sacra dell’89 grado è “Uriel” (tanto qualcun altro si è, da tempo, preso la briga di rivelarlo) non aiuta minimamente l’Iniziato a compiere quel cammino Trasmutatorio impossibile senza le citate “Istruzioni Operative”.
In poche parole, solo con le “Istruzioni Operative” il Grado 87 corrisponde FATTIVAMENTE all’Opera al Nero (Nigredo) ed alla realizzazione delle forze della Terra; ed il Grado 88 diventa il concretizzarsi dell’opera al Bianco (Albedo), con la conquista delle forze dell’Acqua; il Grado 89 è l’Opera al Rosso (Rubedo), ove l’Iniziato apprende a padroneggiare le Forze del Fuoco, essendo infine il 90 Grado il Compimento della Grande Opera(Auredo) ove vengono consegnate, alla Nuova Guida Degli Uomini, le Forze Divine dell’Aria. Qualunque persona dotata di un minimo di buon senso (ed è a costoro che ci rivolgiamo) non può non avere già, a questo punto capito due cose:
- A) Che tale percorso Trasmutatorio può essere compiuto Unicamente tramite
Operazioni di Altissima Teurgia le quali, per forza di cose, devono necessariamente essere segretissime.
- B) Che tali Istruzioni possono ovviamente essere date UNICAMENTE ad
Individui Evoluti, Equilibrati, Esperti e FIDATISSIMI, e ciò spiega come L’Ordine sia riuscito a sopravvivere nel corso dei millenni. Riguardo al punto B) occorre precisare: nessun Individuo che non abbia compiuto una completa rettificazione del Pensiero potrà mai esser preso in considerazione; parimenti, Individui privi di qualsiasi brama di potere ed al contempo liberi da fanatismo, misticismo, dogmatismo sono da prendersi in considerazione,ovviamente con le premesse ed i distinguo fin qui operati.
Proseguendo con la trattazione storica delle vicende dell’Ordine, non possiamo tacere
il ruolo centrale che Napoli (Neà-Polis) ha avuto a partire dall’insediamento in quella città(soprattutto nella zona dei campi Flegrei e nelle adiacenze della attuale zona intorno a Piazzetta Nilo) di comunità egizie, perlopiù di origine Alessandrina.
Qui Antonio Beccadelli (detto il Panormita in quanto nato a Palermo, ma di antica
famiglia di origine bolognese) chiamato alla corte degli Aragonesi, costituì nel XV secolo il primo nucleo di quella “Accademia Napolitana” che sarebbe poi stata perfezionata da Giovanni Battista Dalla Porta. Tale Accademia era una sorta di “cerchio esterno” atto a selezionare Individui qualificati per l’ingresso nell’Ordine. In questo contesto, dunque, si formò il giovane principe Raimondo de Sangro (la cui madre era una Caetani d’Aragona): del suo successivo incontro con Fulvio Gherli abbiamo detto. Va ulteriormente precisato che Egli fu discepolo anche del Conte di Saint- Germain, un Essere che potremmo definire come una autentica “Guida Perenne” dell’Ordine, la cui Perenne Individualità è sovrapponibile a Colui che viene conosciuto con il nome di Christian Rosenkreuz.
Non ci è permesso dire di più su tale argomento.
Fu parimenti a Napoli, nel palazzo De Sangro (che si affaccia tuttora sulla Piazzetta
Nilo) che Cagliostro venne iniziato agli Arcana-Arcanorum.
Va precisato, allo scopo di rettificare le fole che girano sull’argomento, che il cosiddetto “Rito Egizio” fondato da Cagliostro e la cui Loggia Madre era “La Saggezza Trionfante“all’Oriente di Lione, nelle intenzioni del Suo fondatore doveva rappresentare un equivalente della “Perfetta Unione” fondata da Don Raimondo: un cerchio ESTERNO che aveva lo scopo di preparare e formare i futuri Adepti dell’Ordine. Difatti il Regime istituito da Don Raimondo, con la collaborazione del figlio Vincenzo, di Tschoudy, del Principe d’Acquino di Caramanico e, appunto, di Cagliostro (oltre che di altri Illustri Fratelli quale il Principe di Tricase, il duca di Capodichino, il Principe Michelangelo Caetani, tutti legati da un rapporto di parentela con Don Raimondo), era suddiviso in tre distinte sezioni:
1) GradiAzzurri (Apprendista, Compagno, Maestro), secondo i rituali “Scozzesi” poi
sostituiti da quelli del “Mizraim”, che dai Gradi Scozzesi non differiscono troppo.
2) Alti Gradi, che avevano lo scopo di preparare i Maestri Muratori al successivo
apprendistato Ermetico. Di tali Gradi venivano praticati:
- A) il Grado di Sublime Minervale, Maestro Eletto dei 9 (corrispondente al
9° Grado dell’attuale “Rito Scozzese” e dell’attuale “Rito di Memphis-Misraim”).
- B) Il Grado di Cavaliere e Principe Rosa+Croce (corrispondente al 18° Grado
dei summenzionati Regimi Massonici).
- C) il Grado di Grande Eletto Cavaliere Kadosh (corrispondente al 30° Grado
del R.S.A.A. e del M.-M.). In tempi successivi a Don Raimondo (Domenico Bocchini e Orazio de Attelis) venne aggiunto anche il 33° Grado del R.S.A.A. (Sovrano Grande Ispettore Generale).
3) Arcana-Arcanorum, il cui deposito veniva trasmesso unicamente ai più maturi
(iniziaticamente) discepoli: il conferimento dell’87° Grado comportava automaticamente l’ingresso nell’ANTIQUUS ORDO AEGYPTI. Dunque la fola, spesso ripetuta e riscritta pedissequamente, di una supposta origine “Veneziana” del Misraim è destituita da ogni fondamento,in quanto Cagliostro concesse ad alcuni cittadini della Repubblica Veneta (Tron,Zulian, Carburi) ed al modenese conte Tassoni (Filalete Abrham) UNICAMENTE una patente che li autorizzava a costituire, in quelli Stati, Logge di Rito Egizio o all’Obbedienza del “Ordo Mizraim seu Aegypti” fondato da Don Raimondo, la cui sede era (e SEMPRE rimarrà,per lo meno occultamente) a Napoli.
Diverso (almeno in parte) il discorso relativo al Misraim Francese poiché il Fratello
Gad Bedarride, ufficiale francese che combattè accanto agli insorti napoletani che avevano proclamato la Repubblica nel 1799, venne effettivamente iniziato agli Arcana-Arcanorum dal Sommo Pontefice dell’Ordine Mario Pagano, coadiuvato da Pasquale Cirillo e Antonio Palomba, come risulta dai nostri Archivi. Bedarride aveva 3 figli: ad uno di questi, emigrato in Belgio, egli trasmise gli Arcana-Arcanorum, mentre gli altri due ebbero unicamente dal padre una lettera/patente del Misraim con il quale crearono un fantasioso sistema di tipo giudeo-cabalistico con ben 90 gradi praticati, la maggior parte dei quali inventati di sana pianta e recanti nomi altisonanti (e totalmente effimeri) tipo “Sublime Kawi”, “Cavaliere dell’Arcobaleno”, “ Sublime Principe di Scandinavia”, “ Saggio Cavaliere di Mithra”, eccetera.
Tuttavia in Francia, alla fine della sua giovane ma assai movimentata esistenza, ritornò il barone Tshoudy, discepolo del principe Raimondo, che ebbe cura di trasmettere gli Arcana-Arcanorum in mani qualificate (ad esempio, all’Abate Dom Pernety, fondatore degli “Illuminati di Avignone”).
Un notevole elemento di confusione fu inoltre la unificazione, avvenuta nel 1882, del
Rito di Memphis (fondato da Honis e Marconis de Negre) con il Misraim originato dai due fratelli Bedarride, unificazione ovviamente ignorata dal nostro Venerato Ordine, sedente a Napoli e che, in quel momento, aveva quale sua Guida e Sommo Pontefice Giustiniano Lebano. Egli era succeduto al padre Don Filippo, a sua volta successore di Orazio de Attelis (Sette Ali), succeduto a sua volta a Domenico Bocchini (Sebezyus). Don Giustiniano aveva sposato Virginia, nipote di Don Domenico, rinsaldando i legami di sangue tra quelle illustri e aristocratiche Famiglie (in massima parte imparentate con i tre casati principeschi De Sangro - D’Aquino - Caetani) da cui provenivano in genere i Membri dell’Ordine. Inoltre la naturale vocazione Italica e Risorgimentale dei Nostri venerati predecessori portò a gravi persecuzioni e ad un forzato esilio da Napoli e dal Regno delle Due Sicilie i Fratelli dell’Ordine. Lo stesso Don Giustiniano dovette riparare in Francia ed in Piemonte, potendo alfine rientrare a Napoli dopo la proclamazione del Regno d’Italia (1861).
Il “Synedrius”, ovvero il vertice dell’Ordine, all’epoca dell’unità d’Italia era composto dai seguenti Fratelli: Filippo Lebano (Tatau-Rè) e suo figlio Giustiniano (Sairitis Hus),Pasquale de Servis (Izhar Ben Escur), Antonio de Santis (Iatricus), Gaetano Petriccione(Morenius), Domenico Angherà (Teseus), Michelangelo Caetani (Rumon), Salvatore di Nociglia (Ehy), Vincenzo Bortone (Heptameron), Achille Bortone (Apis), Paolo Antonio di Caramanico (Taumà). Tutti costoro avevano compiuto INTERAMENTE il Cammino Ermetico, forgiati o nelle difficoltà dell’esilio o nei patimenti delle galere borboniche, tranne il Principe Caetani che era suddito dello Stato pontificio. Diretta emanazione dell’Ordine era il Rito di Misraim, Regime (o Scala) di Napoli, che era un Ordine Massonico dotato di Logge, Capitoli, Senati e Areopaghi in cui venivano praticati i vari Gradi. Alla morte terrena di don Filippo, il Sinedrio scelse in Giustiniano Lebano il Nuovo Pontefice dell’Ordine.
Don Giustiniano aveva avuto modo di conoscere in Francia, dove Egli, avendo stabilito
solide amicizie durante il proprio esilio, si recava sovente, il noto occultista Gerard Encausse (Papus) del quale apprezzava la carica umana, la generosità e il tentativo di rettificare le Obbedienze Martiniste e le Logge del Memphis-Misraim ormai sparsesi a macchia d’olio in Europa ed in America Latina. Furono così stabiliti protocolli di amicizia tra il Nostro Ordine e le Obbedienze (Martinismo, Chiesa Gnostica, Ordine di Memphis-Misraim) di cui Papus era a capo. Di conseguenza vennero affidati al Memphis-Misraim i Gradi della “Scala di Napoli” Arcana-Arcanorum 87°, 88°, 89°, 90° ma, ovviamente, non le relative “Istruzioni Operative”, potendo esse essere trasmesse ai SOLI Membri dell’Ordine Egizio. Inoltre Don Giustiniano e Don Pasquale de Servis trasmisero al Papus, a Marc Haven (ed al conte Stanilas de Guaita, di antica famiglia bergamasca trapiantata in Francia)quegli insegnamenti che sono alla base dei Rituali Operativi utilizzati nel Grado II° (Iniziato Incognito) e III° (Superiore Incognito) del Martinismo: ci riferiamo ai Riti PLENILUNARI ed a quelli EQUINOZIALI/SOLSTIZIALI, autentiche Operazioni Teurgiche. Allo scopo di chiarire ulteriormente le cose precisiamo che TUTTI i summenzionati Fratelli facevano parte, a vario titolo, della Massoneria, Istituzione che allora era ancora seria e votata ad una ricerca autenticamente spirituale, di contro alla parodia in cui oggi si è trasformata questa Istituzione. Ad esempio Don Giustiniano, durante l’esilio torinese, si era affiliato alla Loggia “Ausonia” del Grande Oriente d’Italia. Il rapporto dei Membri dell’Ordine con la Libera Muratoria era il medesimo di quello tenuto a suo tempo dal Principe De Sangro: frequentare le Logge onde selezionare i Fratelli più maturi per il loro successivo perfezionamento iniziatico. A tal proposito si racconta un divertente aneddoto che riguarda Giustiniano Lebano. Egli, durante una tornata della Loggia “Ausonia” dovette sorbirsi una verbosa conferenza di un confratello improvvisatosi “egittologo esperto”. Giustiniano assistette impassibile con espressione serafica alle colossali corbellerie del conferenziere congratulandosi puntualmente con lui al termine del discorso. Ovviamente il Confratello non sospettò mai minimamente di avere di fronte un Iniziato ai Misteri Egizi, in grado di esprimersi correntemente nella lingua Jeratica ed al corrente dei Segreti più Arcani dell’Antico Egitto. Potremmo definire tale comportamento di Don Giustiniano come espressione di quella “intelligenza sociale” che abbiamo già esposto nelle premesse: non a caso i Fratelli che abbiamo dianzi nominato ricoprirono frequentemente importanti cariche politiche ed istituzionali.
Lo stesso Lebano fu Assessore del Comune di Napoli nel periodo in cui il
Confratello Petriccione ricoprì la carica di Sindaco.
Tra i nuovi Membri dell’Ordine, nati dopo l’Unità d’Italia, due si distinsero per talento ed ingegno: Leone Caetani (Ottaviano-Ekatlos), nipote di Michelangelo, principe di Teano e duca di Sermoneta e Pasquale del Pezzo (Sashef), duca di Cajaniello e marchese di Campodisola. Studiosi insigni (Don Leone fu il massimo storico contemporaneo dell’Islam e rivoluzionò totalmente l’interpretazione storiografica sulle origini della religione di Maometto, mentre Don Pasquale fu un matematico di statura mondiale e Rettore dell’Ateneo Napoletano) ed impegnati attivamente in politica (Deputato del Regno il primo, Senatore e Sindaco di Napoli il secondo) i due giovani Confratelli furono seguiti con grande sollecitudine da Giustiniano e dagli altri Anziani del “Synedrius” il cui più autorevole
esponente, assieme al Lebano era Pasquale de Servis. Entrambi cercarono di risvegliare la addormentata coscienza di un’Italia avvelenata da quasi due millenni di cristianesimo,cercando di far penetrare nella società civile dell’epoca i princìpi fondanti della Sapienza Egizia-Italica. Soprattutto Don Leone, schieratosi politicamente con Leonida Bissolati ed innalzato alla morte di Lebano, nel 1910, alla carica di Sommo Pontefice dell’Ordine avrebbe riportato cocenti delusioni da questo tentativo, come vedremo fra poco.
Giungendo a parlare degli eventi verificatisi tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX non possiamo non fare riferimento ad una personalità che, suo malgrado, influenzerà notevolmente la successiva storia dell’Ordine: Ciro Formisano, in arte Giuliano Kr-Emmerz.
Racconteremo dunque, finalmente, la VERITA’ su queste infelici vicende facendo chiarezza sulle innumerevoli (e spesso malevoli) leggende, cronache improvvisate e fole che da un secolo circolano sull’argomento.
Iniziamo con il premettere che il Formisano (figlioccio di Don Pasquale de Servis il
quale abitava in un appartamento della madre di Ciro e che nutriva per il giovane affetto e sollecitudine paterna, non avendo Izhar contratto matrimonio e di conseguenza non avendo avuto prole) NON FU MAI MEMBRO DELL’ORDINE avendone Don Giustiniano prima e Don Leone poi verificatone l’inadeguatezza. Oltre che i primi Gradi del Misraim le UNICHE Iniziazioni (o per usare il suo proprio bislacco linguaggio “Iniziature”) REGOLARI da Lui avute furono i gradi Martinisti ricevuti da Papus che lo accolse sulla base di una lettera di raccomandazione ricevuta da Izhar. Gli storici improvvisati che favoleggiano di un Kremmerz discepolo di Don Pasquale provino a chiedersi perchè, potendogli egli stesso conferirgli i Gradi Martinisti, Izhar mandò il giovane Formisano in Francia. La risposta è semplice:
tenuto conto del carattere aperto, informale (e a volte incline alla faciloneria) di Ciro,Egli riteneva che a Parigi, nell’ambiente papussiano (dobbiamo puntualizzare che quanto a rigorosità Iniziatica Gerard Encausse lasciava un po’ a desiderare) il suo giovane pupillo potesse trovare una atmosfera adatta al suo carattere ed al suo modo di concepire l’Occultismo. Con la benevolenza che riserveremmo ad un figlio (visto che siamo da tempo giunti dove il Formisano non giungerà mai) diremo che Egli era un solenne pasticcione,aduso a mescolare mesmerismo, magia caldea, spiritismo alla Kardek, cattolicesimo, pitagorismo,cabala e martinismo in un unico caotico calderone. Gli ignoranti seguaci di cotanto maestro, se avessero nella loro vita studiato un poco, si accorgerebbero che TUTTE le fantasmagoriche “Operazioni”, “Orazioni”, “Signature”, “Carmi”, “Riti” e similaria partoriti dal buon Ciro altro non sono che maldestre copiature di Agrippa, del Picatrix (testo di magia araba attribuito allo Pseudo-al Magribi) infarciti con Rituali Martinisti ove ad esempio (Rituale di Catena giornaliero, Rituale di purificazione novilunare) i SALMI PENITENZIALI RACCOMANDATI SONO ADDIRITTURA POSTI NELL’ORDINE SBAGLIATO! Non parliamo poi di pseudo-operazioni rituali (ad es il cosiddetto Rito di Kons) ove si orientano pentacoli al Nord (orrore!) e si salmodiano scongiuri a sconosciuti demoni alcuni dei quali assonanti con le moderne coordinate bancarie (IBAM). Come vedremo ben peggiori sono le cosiddette “Operazioni Osiridee”e ammoniamo severamente ogni persona di buon senso,se ci tiene a mantenere la salute fisica e psichica, di stare ben lontano da simili pazzie, oltretutto condite con indebiti e dannosissimi digiuni ed annessi obblighi di castità che il più delle volte fanno uscire fuori di mente gli sventurati operatori, novelli “topolini apprendisti stregoni” e rendendoli infine docili strumenti nelle mani di poco scrupolosi “maestri”!
Cionondimeno, dobbiamo perlomeno riconoscere al Kremmerz una bontà d’animo
di fondo ed una ingenua velleità di operare pro salute populi che i suoi seguaci, emuli e sodali non possedettero mai. Il fervore altruistico del Formisano (unito ad una generosità tipicamente partenopea) lo portarono alla creazione delle “Scuola Integrale Ermetica” e delle ”Accademie Myriamiche” volte allo scopo di operare una “taumaturgia ermetica” per la cura dei malati e degli indigenti ed a rendere gli Insegnamenti ermetici accessibili.
Kremmerz presentò tale progetto al Sinedrio dell’Ordine, incontrando una notevole
opposizione soprattutto da parte di Leone Caetani e Pasquale del Pezzo.
Don Giustiniano (legato ad Izhar da un profondissimo rapporto di Fratellanza
Spirituale che lo portò a cercare di essere il più possibile indulgente con lo scapestrato Ciro)decise così di costituire l’Ordine Ammonio-Osirideo il quale altro non era se non una commissione coordinata da Don Leone e da Luciano Galleani (Lucifero Jesboama), membro dell’Ordine ed amico personale del Kremmerz, con il compito di vigilare sulle attività delle summenzionate Accademie. I durissimi strali lanciati da Don Leone sulle riviste kremmerziane (in primis “Commentarium”) e firmate con il suo proprio eteronimo (N.R.Ottaviano)avevano il chiaro scopo di ”rettificare” le immancabili deviazioni che tali Accademie operarono.
Sorprende che gli improvvisati storici di esoterismo ed i biografi del Kremmerz non
si siano mai soffermati sull’apparente incongruità, operata dal Formisano, di pubblicare su proprie Riviste critiche spesso feroci al suo proprio stesso operato come appaiono, in effetti, gli articoli di Ottaviano a chiunque vada a rileggerli. Il motivo è semplice: Kremmerz non poteva fare altrimenti, essendo vincolato ad un giuramento di obbedienza nei confronti del Sinedrio e di Colui che a partire dal 1910 ne divenne il Pontefice Massimo!
A titolo di esempio, riportiamo il seguente scritto apparso nel “Commentarium” del
1910 a firma N.R.Ottaviano: “…..Ora dovrei dire io quello che so sulla gnosi e sulla iniziazione [In quanto la dottrina gnostica da precise indicazioni sulla REALE natura delle Entità disincarnate ben differenti dalle artificiose suddivisioni, operate dal Kremmerz, tra geni=entità create dall’uomo ed eoni=entità non prodotte dall’uomo e sulle modalità per entrare in contatto con tali Enti: parimenti l’iniziazione mediterranea ai Misteri è ben altra cosa che non distribuire cordoni e fascicoli di scongiuri] intesa latinamente e questo poco poco di chiarimento mi dispiace di non non poterlo distribuire ai poveri che non lo sanno, perché non sono che pagàno e ammiratore del paganesimo e divido il mondo in volgo e sapienti, i sapienti di questo poco se ne servono per difendersi dal volgo, che i miei antenati simboleggiavano nel cane e lo pingevano alla catena sul vestibolo della Domus familiae con la nota scritta: cave canem: cane perché latra, addenta e lacera. [Cave canem=Cajetana. A proposito di chi ancora si ostina a negare che Ottaviano fosse Don Leone!]. Unico forse tra voi che non sono iscritto alla Fratellanza [visto che Don Leone era romano diciamo a questo punto ”e te credo!”] posso permettermi libertà di linguaggio e di giudizio, e conservare le mie idee od esporle; e dico cioè che la goffagine dei contemporanei che alchimizzano la occulta filosofia cristianeggiando e democraticizzando la scienza vorrebbe mettere a comune - è il comunismo cristiano primitivo - tutto ciò che sanno gli altri sotto la stupida egida che la sapienza è patrimonio di tutti – invece io ritengo che questa sapienza di cui mi interesso io è il patrimonio di pochi per il governo degli inferiori [esplicazione magistrale del carattere Pagano, Pitagorico ed Aristocratico dell’Ordine e delle Sue finalità], perciò il mago re e non il mago che diventa il servitore gratuito dei curiosi e degli oziosi. Su tale argomento sono perfettamente in disaccordo col dott.Kremmerz, al quale mi uniscono affetto e comunità di studii, ed il Kremmerz ne ha constatato l’errore con le pene sofferte e i fastidi procuratisi dal 1897 [riferimento alle note tristi vicende familiari del “mago di Portici” quali la pazzia della figlia, la morte della moglie, la separazione dal marito dell’altra figlia, le mascalzonate del nipote che culminarono con il celebre ”processo del mago” per la truffa perpetrata ai danni dello sprovveduto barone Ricciardo Ricciardelli, alias Marco Daffi] che cominciò a scrivere di queste cose viete e di trattare gli inferi[Ottaviano si riferisce, con voluto doppio senso, sia agli inferiori, il volgo, sia agli abitanti
dell’infero tartaro evocati dalle celebri ”litanie di invocazioni ai geni” distribuite ai membri della “Fratellanza Myriamica”] come tanti fratelli, uso S. Francesco di Assisi.”
Volutamente abbiamo conservato l’ortografia, il corsivo, la punteggiatura originali
dell’articolo di Don Leone. Qualunque studioso in erba di Ermetismo e qualsiasi anche
superficiale conoscitore delle vicende relative a Kremmerz sarà in grado di comprendere i CHIARISSIMI insegnamenti contenuti nelle parole del Nostro Passato Maestro e gli altrettanto chiari ammonimenti. Aggiungiamo che l’altrettanto celebre lettera alla rivista “Ultra” diretta da Decio Calvari a firma N.R. OTTAVIANO sul “diritto di non dare” chiarisce perfettamente la natura e gli scopi dell’Ordine Egizio. Ovviamente, l’apertura verso il mondo profano di qualcosa che pur non essendo l’Ordine poteva in qualche modo far risalire ad Esso(“scrivere di queste cose viete”), fu purtoppo un tragico errore.
Elementi infidi, portati dal Kremmerz nelle Accademie (in primis il suo stolto genero, avv. Borracci) unitamente ad interventi “caritatevoli” di santa romana chiesa provocarono il contrabbando di false operazioni ermetiche, spacciate come deposito dell’Ordine, che furono in tempi successivi codificate con il titolo di “Corpus Hermeticum Totius Magiae” o più semplicemente “Corpus”. In tale aberrante accozzaglia di follie (con successive aggiunte da parte di altri tardivi discepoli del Kremmerz, spesso provenienti da misteriose “cassette”miracolosamente trovate, magari da badanti di discendenti di familiari e discepoli del Kremmerz e finale messa in vendita al prezzo di svariati milioni, incredibile dove può giungere la dabbenagine umana!) si favoleggia di “separandi”, “magie avatariche”, “coobazioni con unione di sperma e sangue mestruale” fino alle “Spagyrie a due vasi” ove l’Opera al Nero,al Bianco e al Rosso vengono indicate come rispettivamente, unione eterosessuale “per vas nefandum” (Nigredo), senza emissione di sperma (Albedo) e durante il flusso mestruale(Auredo) e che Gli Dei ci perdonino per aver Noi ripetuto simili sconce e perverse nefandezze,ma lo facciamo unicamente allo scopo di mettere in guardia i puri di cuore. Steiner amava dire che una sana logica consente all’uomo di poter progredire nel cammino spirituale anche in assenza di doti di veggenza: orbene in nome di una SANA LOGICA (ovvero una logica esercitata da menti SANE) ci si domandi come sia possibile che il Cammino Ermetico possa coincidere con devianze o aberrazioni sessuali! Il fine di tutto ciò era chiarissimo:mostrare come La Via Egizia Ermetica altro non fosse che una aberrazione turpe partorita da menti malate. Il celebre motto “cui prodest?” consente ad ogni attento lettore di comprendere come ci fossero soprattutto i “Figli di Pietro” dietro tale infernale macchinazione ma senza i Borracci, i Puglisi, i Borgna, i Lombardi, e via dicendo le “nere cornacchie vaticane” non sarebbero mai potute riuscire nell’intento.
Ad onore del povero Ciro va detto che Egli non solo fu totalmente estraneo a tale
mascalzonata ma, quando si avvide dell’inganno e delle macchinazioni dei suoi “fidi discepoli”, il Formisano [anche, chiariamolo, impaurito dalla veemente reazione di Don Leone che non aveva S. Francesco come modello ma che aveva viceversa un carattere severo ed intransigente sul modello degli Antichi Romani da cui discendeva (Gens Cajetana appunto cave-canem), per fortuna dell’Ordine, diciamo Noi] si affrettò a chiudere le “accademie miriamiche” e ordini o pseudo-ordini affini (tra cui ciò che ancora sopravviveva della cosiddetta “Scuola Ermetica Integrale”, sconfessando i suoi discepoli e chiudendosi in un forzato esilio in quel di Bussoleil.
Purtroppo, la frittata era ormai fatta: inoltre, le successive leggi fasciste contro le società segrete e relative persecuzioni indussero Don Leone (che del resto era antifascista e sulla lista nera del Regime oltre, ovviamente, che del Vaticano) a mettere in sonno l’Ordine ed ad emigrare in Canada, anche per ragioni personali che sono pubbliche, essendo state chiarite da Lui medesimo nella lettera all’amico Giorgio Levi della Vida, pubblicata su vari libri e nel medesimo sito internet dell’accademia dei Lincei.
Don Leone lasciò il deposito Iniziatico nelle mani di tre Membri fidatissimi del
Sinedrio: Pasquale del Pezzo, il figlio di questi Gaetano e Vincenzo Gigante, giovane discepolo di Lebano morto nel 1968 ad oltre 90 anni. Direttamente o indirettamente, negli ultimi anni di vita “Ottaviano” trasmise gli Arcani ad altri Adepti meritevoli tra questi citiamo Philippe Encausse, figlio di Papus e l’inglese Lionel Firth, legato da parentela sia con la celebre occultista Dion Fortun (Violet Mary Firth) sia con lo stesso Don Leone la cui madre,Donna Ada, era inglese.
Nel 1966 Vincenzo Gigante (Ar-Por-Krat) rimise il Pontificato nelle mani di
Hermanubis (vivente) che lo trasmise a Noi. Questi i fatti, espressi nel modo più succinto. Il resto sono chiacchiere o fantasie destituite da ogni fondamento. Non intendiamo perdere tempo a parlare dei moderni “continuatori ermetici” dell’opera del Kremmerz asserenti la potestà da loro posseduta di “conferire l’iniziazione con lo sguardo” (sic!) o divenuti seguaci di santoni indiani o addirittura denunciati da discepole per molestie sessuali e violenza carnale, con buona pace della celebre castità predicata (a chiacchiere) dagli emuli del “mago di Portici”! Diciamo solo che malattie mentali e neoplasie, in specie dell’apparato uro-genitale, hanno frequentemente falcidiato questi folli. Ricordate che un albero si giudica
dai propri frutti ed i frutti del Kremmerz sono sotto gli occhi di tutti.
Naturalmente ogni regola ha le sue eccezioni e Noi abbiamo potuto conoscere (ed
accogliere nell’Ordine) anche nobilissimi individui che provenivano da tali contesti ma che si sono tenuti alla larga da equivoche “operazioni” pseudo-ermetiche.
Quanto ai vari “Memphis”, “ Misraim”, “Memphis e Misraim”, e similia, puntualizziamo
e ribadiamo quanto segue:
A) alcuni Ordini (pochissimi) Massonici, Martinisti e Gnostici sono emanazione esteriore dell’Antiquus Ordo Aegypti: in Essi vengono gettate le basi per una successiva cooptazione dei migliori elementi nell’Ordine.
B) NESSUN Corpo Rituale di Memphis, Memphis-Misraim, Misraim, possiede i
VERI Arcana–Arcanorum, ovvero le “Istruzioni Operative di Magia Eonica, relative ai
Gradi 87°, 88°, 89°, 90°. I più fortunati dispongono dei Syllabi e delle “Istruzioni Orali” che altro non sono se non: descrizione dei Templi ove avviene il ricevimento del candidato,spiegazione delle batterie, parole sacre, parole di passo, filosofia del grado ovvero discorsi puramente astratti (sulla origine del mondo, sulle leggi dell’Universo, addirittura sulle migliori modalità di sepoltura) certamente Autentici nella misura in cui provengono dagli originali Rituali dell’Ordine (posti, come abbiamo già detto, in forma Massonica da Don Raimondo) ma PRIVI delle indispensabili istruzioni operative. E meno male in quanto, ben conoscendo il livello spirituale della quasi totalità dei Massoni attuali, possiamo facilmente concludere che i poverini, se tentassero di compiere le Operazioni Ermetiche decritte negli Arcana–Arcanorum, ci lascerebbero probabilmente le penne o finirebbero in qualche ospedale psichiatrico: dunque non turbiamone la quiete che tanto, almeno loro, danni non ne fanno essendo, ad onor del vero, la maggior parte di essi bravissime e degnissime persone. Singoli Membri dell’Ordine i quali, a titolo personale, possano far parte dei summenzionati Organismi Massonici e che posseggono le Istruzioni Operative relative agli Arcana–Arcanorum, ovviamente ben si guardano dal parlarne con gli altri loro “Confratelli Massoni” a meno che costoro non possiedano le indispensabili qualificazioni per un loro ingresso nell’Ordine Nostro.

ALCUNE ISTRUZIONI “PRO SALUTE POPULI”

Dobbiamo, innanzitutto premettere che i tempi, rispetto a quelli in cui operarono i
Nostri Predecessori, sono notevolmente mutati. Oggi è indispensabile operare una intelligente apertura onde poter cercare di fronteggiare la gravissima crisi morale e spirituale della umanità. Iniziamo tale opera con una spiegazione del Simbolo (Sigillo) dell’Ordine, naturalmente con una spiegazione che definiremo “di primo livello”.
I tre cerchi esterni (marrone, verde, azzurro) indicano i tre regni della natura: minerale= marrone, vegetale = verde, animale = azzurro, poiché in mare ed in cielo si formarono i primi esseri viventi. Tali colori, inoltre, sono gli unici che vengano visualizzati quando la terra vien vista dallo spazio, cosa che gli Antichi Egizi (a tal periodo risale il nostro Simbolo) in teoria NON avrebbero potuto sapere!
I due quadrati intersecantesi simboleggiano i due piani della Realtà: il visibile e l’invisibile.
L’Y (che Pitagora utilizzò anche per la propria Accademia, traendolo dal Sigillo) è
da una parte l’Uomo Cosmico con braccia alzate che prega - da pari e non da servo - la Divinità, dall’altra la riunificazione delle 3 Vie (di Seth, Enoch, Elia) ovvero le Tre Opere Alchemiche (Nigredo, Albedo, Rubedo) compiute e sintetizzate nel punto giallo (Auredo) posto al centro dell’Y ed indicante la Coscienza del Nucleo Profondo (IO) dell’Uomo. Tale simbolo, che rendiamo ora visibile (del resto è già stato reso noto da alcune pubblicazioni relative ai “Massonici Arcana-Arcanorum” di cui sopra, è accompagnato da un simbolo Arcano e Segreto noto ai soli Membri dell’Ordine Nostro.
Venendo a ciò che più interessa i seri cercatori dello Spirito, disorientati da miriadi di pseudo-maestri, iniziati, maghi, guru e affini, possiamo dire loro: rivolgete la vostra attenzione INNANZITUTTO all’opera di Rudolf Steiner e del Suo Continuatore Massimo Scaligero, i quali espongono un metodo estremamente adatto per l’uomo moderno per risvegliarne la coscienza.
Per quanto attiene ai rapporti tra l’Ordine e questi due Grandi Maestri possiamo solo
far presente che: Steiner era Gran Maestro aggiunto dell’Ordine di Memphis-Misraim
Tedesco (96à Grado), Scaligero fu discepolo di Giovanni Colazza (Leo del Gruppo di Ur)amico fraterno di Don Leone. Ci si chieda PERCHE’ Colazza, esponente di primo pianodella Società Antroposofica, orientata verso una dottrina Cristiano-Esoterica, ma pur sempre Cristiana, recensisse, nella Rivista Krur, il romanzo di Lawrence ”Il serpente piumato” ove si immagina che nel moderno Messico le Antiche Divinità Azteche risorgano allontanando il Cristianesimo da quel Paese! Lo strano (apparentemente) è il visibile compiacimento con il quale “Leo” descrive sommariamente gli eventi narrati dal Romanzo: i nostri più arguti lettori (o coloro che avranno voglia di leggere sia l’articolo di Colazza in Krur, sia il Romanzo del bravo Lawrence) tireranno le debite conclusioni.
Val bene la pena, a scanso di ogni possibile equivoco, precisare che il Nostro Ordine
nulla ha a che fare sia con la Società Antroposofica Universale (fondata da Steiner con finalità ben diverse da quelle attualmente perseguite da detta associazione) sia con i vari Gruppi,Fondazioni, Riviste che si richiamano al nome di Scaligero e che hanno il merito di evidenziare una profonda devozione al Maestro ed un energico sforzo per divulgarne l’opera ancora poco conosciuta, soprattutto fuori dall’Italia, ma anche il demerito di voler sovente ricondurre il pensiero di quell’Aureo Maestro entro un magma mistico-antroposofico o peggio ancora cattolicheggiante, lontano anni luce dalla VERA essenza dell’Insegnamento di Scaligero. Noi, viceversa, coerentemente alla enunciata ”intelligente apertura”, offriamo la possibilità, attraverso le allegate istruzioni, di percorrere una Via di Rettificazione (realizzazione
del Pensiero Libero dei Sensi) oltre la quale si incontra INEVITABILMENTE l’Ordine
Egizio, Unico, Perenne, Ineffabile.
Che gli Dei Vi siano Propizi!
UNAS, Pont. Max.


LINEAMENTI PER UNA TRASMUTAZIONE DELL’ESSERE UMANO

Le presenti note hanno lo scopo di fornire elementi informativi teorici e soprattutto
pratici per quello sviluppo dell’essere umano che rappresenta il presupposto indispensabile della sua propria Apoteosis o Osirificazione in accordo con quanto esposto dal Maestro Pitagora nell’ultimo paragrafo dei “Versi Aurei” “(...) e quando finalmente lascerai il tuo corpo di carne e di involerai verso l’etere, libero, ti accorgerai che non sei più un uomo ma un Dio, un Immortale anche tu.”

1) - BREVE STORIA DELLA TRADIZIONE INIZIATICA OCCIDENTALE

Aprescindere dalle epoche precedenti di civiltà (periodo Caldaico e precedentemente
ancora Atlantideo) possiamo correttamente affermare che la tradizione spirituale ed iniziatica del mondo occidentale nasce e si sviluppa nell’Antico Egitto.
Non possiamo in questa sede scendere nel particolare, ma ci limiteremo a ricordare
alcuni punti essenziali:
a) - la religione egizia non era una religione politeista, bensì enoteista nel senso che esisteva una Divinità prevalente e generatrice (Ptha a Memfi, Atum a Tebe, Horus ad Edfu etc.) da cui venivano generate le altre divinità per successiva emanazione. In poche parole,il PRINCIPIO PRIMO GENERATORE (Supremo Artefice dei Mondi) veniva parcellizzato in successive emanazioni rappresentanti gli aspetti difformi della Divinità Creatrice.
b) - La società egizia si incentrava sul sistema della teocrazia faraonica essendo il
Faraone (PHEER-AAR = Grande Casa) una vivente ipostasi della Divinità.
c) - Coloro che venivano selezionati per essere ammessi ai Misteri iniziatici, entrando così a far parte della classe sacerdotale, dovevano essere sottoposti ad un durissimo regime preparatorio e al superamento di gravose prove che trasformavano il Miste in autentico e compiuto Iniziato fino alla sua completa fusione con la Divinità e pertanto in grado di trasformarsi egli stesso in una ipostasi divina (Osirificazione) .
Tutto ciò poteva essere realizzato grazie alla differente struttura che l’uomo antico
possedeva, essendo egli dotato di una veggenza naturale che gli consentiva un più facile distacco dal corpo ed una comunicazione con il Divino abbastanza semplice.
Con Pitagora di Samo i misteri egizi vengono ad approdare nell’Ellade e sul suolo
Italico. Le scuole iniziatiche Greco-Italiche si incentravano essenzialmente su tre classi o gradi di insegnamento:
1) - i piccoli misteri, ove veniva insegnato a padroneggiare il KA (Corpo Eterico)
2) - i grandi misteri, ove veniva insegnato a padroneggiare il BA (Corpo Astrale)
3) - l’EPOPTEIA, ovvero la Grande Opera, ove l’iniziato apprendeva le tecniche per
il governo del proprio AKH (organizzazione dell’IO ovvero Corpo Spirituale).
Nelle scuole Misteriche grande importanza veniva attribuita ai TELETES, ovvero ai
Riti Segreti connessi con i tre gradi dei Misteri.
Nonostante il degenerare del mondo antico, preda di una decadenza che provocherà
la caduta dell’Impero Romano ed il conseguente imbarbarimento dell’Europa, complice
anche l’avvento di una religione egualitaria ed esclusivamente devozionistica quale il cristianesimo(oltretutto capace di emendare dal proprio corpo dottrinario tutti quei retaggi sopravviventi dall’antica saggezza del mondo antico, vedi ad esempio la persecuzione della dottrina gnostica e dei successivi movimenti manichei, bogomili e catari trattati alla stregua di movimenti eretici) l’antica Sapienza proveniente dalla terra egizia potè essere conservata attraverso una catena lineare di Maestri quali Plotino, Zosimo di Panopoli, Severino Boezio , Raimondo Lullo, Gemisto Pletone, Marsilio Ficino, Pico della Mirandola, Francesco Zorzi, giungendo fino al Rinascimento.
Molti di questi Maestri furono costretti a dare una veste apparentemente cristiana ai
loro insegnamenti per evitare guai anche se non tutti ci riuscirono visto il rogo di Giordano Bruno e la prigione patita da Tommaso Campanella e Francesco Borri.
Con Giordano Bruno e Girolamo Cardano (rispettivamente fondatore e prosecutore
del cosidetto movimento “Giordanista”) entriamo in quella fase storica che vedrà la nascita del movimento RosiCruciano, il cui compito fu duplice: da una parte quello di proporre un ampio rinnovamento della società attraverso contatti con sovrani illuminati quali Federico di Boemia e la sua consorte Elisabetta, dall’altro quello di rendere in forma moderna ed adattabile ad un tipo umano che, calato definitivamente nel più completo materialismo,aveva perduto qualsiasi facoltà di connessione immediata con il Divino acquisendo nel contempo,però, l’autocoscienza, l’ndividualità, la libertà di giudizio e di pensiero che l’uomo antico non possedeva.
Gli esponenti visibili della “Fama Fraternitas della Rosa+ Croce” si assunsero quindi
il compito di perpetuare gli insegnamenti della Aurea Tradizione Perenne. Si giunge così a Raimondo de Sangro, Principe di Sansevero, a cui venne trasmesso il deposito iniziatico degli antichi misteri attraverso tre diverse vie:
1) - il Medico Fulvio Gherli, docente all’Università di Napoli e Discepolo diretto del Santinelli (Frà Marcantonio Casellame Chinese)
2) - La Comunità Egizia, ubicata nelle adiacenze di Piazzetta Nilo su cui si affacciava il Palazzo dei Principi di Sansevero
3) - Il Barone Tschoudy, che fornì al De Sangro le chiavi per una sistemazione massonicizzata dell’antico deposito Egizio – Italico – Mediterraneo.
La genialità del Principe Raimondo e dei suoi Collaboratori/Discepoli Luigi
d’Aquino, Principe di Caramanico e del grande Alessandro Conte di Cagliostro portò alla creazione del sistema basato su una riproposizione degli antichi Misteri:
a) - Piccoli Misteri = gradi Azzurri
b) - Grandi Misteri = piramide scozzese (dal 4° al 33° grado)
c) - Epopteia = scala di Napoli o Arcana–Arcanorum.
Ripetiamo che non è in questa Sede che ci addentreremo in quelle complesse vicende
che portarono il sistema del Mizraim a dividersi in tre tronconi (uno emigrato in Francia,l’altro a Venezia ed il terzo rimasto a Napoli) ed alla successiva fusione del Rito di Mizraim con quello di origine francese denominato Rito di Memphis (fondato da Marconis de Negre); ci basta sapere che il deposito napoletano da Raimondo de Sangro passò al figlio Vincenzo, e quindi a Nicola Palomba, Pasquale Cirillo, Orazio de Attelis, Domenico Bocchini, Giustiniano Lebano ed infine a Leone Caetani Principe di Teano e Duca di Sermoneta emigrato in Canada durante il fascismo ed ivi morto nel 1935.

2 - LA PRATICA MAGICO-OPERATIVA PER LA REINTEGRAZIONE DELL’UOMO

Nella “Divinazione Pantea”apparsa sulla rivista ”Commentarium” del 1910 così il
Principe Caetani, utilizzando l’eteronimo ”Ottaviano” si esprimeva: ”la Natura, nell’identico momento in cui osserviamo le manifestazioni che ci circondano, se è un organismo vivente, è in relazione diretta e intelligente con il nostro essere mentale… tra l’osservatore e le cose che lo circondano si stabilisce una corrente dinamica che riafferma il dogma magico dell’unità dell’essere…il famoso mistero della solitudine che prelude alle podestà magiche in uomini di nessuna preparazione
si determina allo stato di immunità psichica in tutti i solitari. Se nel passato era possibile compiere un noviziato magico che determinasse la immunizzazione psichica del neofita oggi,che tale preparazione non è più possibile, solo con il vero isolamento materiale e meccanico si possono raggiungere dei risultati”..
Il motivo per cui abbiamo voluto riportare quasi integralmente lo scritto di Don
Leone Caetani è duplice: da un lato è interessante notare che contemporaneamente nella sua opera ”L’Iniziazione” Rudolf STEINER scrive, a proposito della contemplazione della Natura, cose incredibilmente simili (a conferma che entrambi attingevano dalla stessa fonte,la TRADIZIONE PERENNE, entrambi essendo già stati Iniziati agli Arcana–Arcanorum); dall’altro, ci preme far comprendere che NESSUNA operazione Magica è possibile SENZA che sia stata operata preventivamente una REALE Rettificazione dell’Io cosciente.

PRATICA

SIGNIFICATO E SCOPO DEGLI ESERCIZI

Dall’epoca Egizia è noto ad ogni Scuola Esoterica che l’Essere Umano è costituito da
4 Componenti essenziali, dette anche “Arti Costitutivi”. Esse sono:
1 - il Corpo Fisico
2 - il Corpo Eterico
3 - il Corpo Astrale (o Anima)
4 - l’Io (o Spirito).
Il primo è posseduto anche dai minerali, il secondo (come il primo) anche dai vegetali,il terzo (come i due precedenti) anche dagli animali (si noti che nel genio della lingua Latina Animale è sinonimo appunto di Anima, così come la traduzione esatta di “Persona” in Etrusco, e poi in Latino, è “Maschera”).
Abitualmente, negli esseri umani, la gerarchia tra tali Arti Costitutivi risulta totalmente invertita onde è il fisico, con le sue elementari pulsioni, a dominare l’eterico, questo a sua volta governa l’astrale ed infine l’astrale medesimo estende il suo dominio sull’Io,ovvero sullo Spirito.
Ordinariamente, negli uomini più evoluti, noi possiamo scorgere tuttalpiù impulsi
dell’Anima che ingenuamente scambiamo per manifestazioni Spirituali, definendo perciò
Pneumatico ciò che è unicamente Psichico.
Tale è anche il senso occulto della Dottrina Pitagorica sulla TETRAKTIS. La necessaria METANOIA prevede, nell’Iniziato, il corretto ristabilimento delle gerarchie interiori:perciò lo Spirito governerà l’Anima, essa governerà l’Eterico, che a sua volta dominerà il Fisico. Non essendo più possibile - in virtù delle mutate condizioni del Mondo che stordisce l’uomo con i suoi ritmi frenetici e totalizzanti - la pratica di un noviziato occulto paragonabile a quello dell’antichità, l’unica alternativa, per coloro che ambiscono a seguire una via Iniziatica e re-integrativa, è quella di assicurarsi dei momenti di solitudine e di distacco dalle proprie abituali occupazioni seguendo un percorso ordinato di “allenamento e sviluppo”
spirituale onde ottenere quella Rettificazione di cui parlavamo poc’anzi! Si deve a
Moderni Maestri, quali Steiner e Scaligero, l’esposizione in linguaggio moderno e facilmente intellegibile delle Tecniche Interiori che stiamo per esporre.
Ma si badi: esse sono rinvenibili in forme diverse e con linguaggio diverso in
Giordano Bruno, Pico, Plotino, Pitagora, e proveniendo dall’Antico Deposito Iniziatico dell’Aureo Egitto.
Scopo di tali Esercizi (elaborati ed insegnati dalla Fama Fraternitas Rosa+Croce e resi poi in forma moderna, appunto, dal Fratello Rudolf Steiner 33. 66. 90. 96.) è dunque quello di ristabilire la corretta sequenza nel dominio tra gli Enti Costitutivi dell’Uomo, presupposto indispensabile per la sua Re-Integrazione e per la successiva Apoteosis. Sarebbe davvero folle, ripetiamo, istruire degli Adepti ad Operazioni di Magia Cerimoniale o di Alta Teurgia senza dapprima averne rettificato il pensiero, unica funzione che attualmente l’uomo ha a sua disposizione.
Operando diversamente, si lasciano gli Individui in balia di sensazioni somatiche
(pulsioni fisiche nobilitate per attività spirituali) o di pericolose suggestioni psico-emotive con danni incalcolabili per lo sprovveduto operatore. Un intelletto sano comprende con immediatezza quali sono le cose Vere e quali no. Atal proposito leggiamo l’autorevole parere di Don Leone Caetani (Ottaviano in “Commentarium”): ”Lo sprovveduto aspirante Mago (che se sapesse di Latino comprenderebbe derivare “Magus” da “Immago” con tutto ciò che ne consegue),parente stretto del già da Noi immortalato sciocco “aduso a trattare i demoni come tanti fratelli modello san Francesco” si illude che ripetendo pappagallescamente formule immaginifiche, sovente inventate di sana pianta o tratte dal famigerato “Picatrix” (per i non addetti ai lavori, oscuro trattatello di negromanzia araba, altro che “Aureo Ermetismo”, vero Dottor K?) egli riesca a concludere qualcosa d’altro che non dilapidare il proprio ed altrui tempo. Questo folle ritiene che, mantenendo il proprio assetto mentale di povero omiciattolo, senza aver operato in sé, ovvero nel proprio IO alcuna rettificazione, possa (lo sprovveduto!) raggiungere gli Dei, invece del manicomio a cui tosto approderà... Tali miei strali sono finanche destinati a quei sedicenti liberi Muratori adusi alla recita ecclesiale, modello funzione cattolica, di Rituali vetusti e Sacri di cui non comprendono neppure un fischio. E come si paludano, i tapini, come si pavoneggiano con gli altisonanti titoli “Potentissimo”, ”Sublime”, ”Eccellente”: stolti! voi scambiate vuota forma per contenuto, convivialità per Sacralità, banchetto e crapula per Osirificazione. Solo il retto lavoro su se stesso eleva l’uomo fino al piano degli Dei!”.
E’ innanzitutto essenziale che il Meditante si procuri dei momenti di solitudine e
tranquillità: meglio sarà utilizzare un ambiente, se possibile, ad uso ESCLUSIVO della propria pratica meditativa.

RILASSAMENTO-SILENZIO (concentrazione)

Il Meditante assume una posizione confortevole, seduto. L’esatta postura impone la
colonna vertebrale dritta, il capo leggermente inclinato, gli occhi semichiusi, le mani poggiate a piatto sulle ginocchia (posizione del Faraone), la lingua contro il palato. Quindi egli inizierà a concentrarsi sul proprio respiro che entra ed esce dalle narici,sforzandosi di svuotare la mente da ogni pensiero, sensazione, emozione, evocando in sèuno stato di profonda quiete e di silenzio interiore.
Egli immaginerà che tutte le proprie tensioni si sciolgano - dal basso verso l’alto -
costruendo dentro di sè l’immagine di un blocco di ghiaccio che, posto su una stufa, si scioglie in acqua. Ripeterà poi mentalmente (o a voce alta, se è solo; e sempre evocando dentro di sè, in rapida successione, le relative immagini): “Io sono calmo e disteso, tutto in me è quiete, sono calmo... come in una tomba perduta, lontana e dimenticata... come sul fondo di un lago alpino... come in una notte siderea... come in una città addormentata nella calura di un pomeriggio estivo. Io sono solo, profondamente in me. Io sono libero”.
E’ importante che tali immagini e le corrispondenti sensazioni vengano sperimentate
nel modo più intenso dal Meditante.
Quindi, quando egli riterrà di aver raggiunto un sufficiente stato di atarassia animica,inizierà la pratica dei 5 esercizi della Scuola Rosicruciana:
Concentrazione,Azione o Atto Puro,Equanimità,Positività,Spregiudicatezza.

A) - CONCENTRAZIONE:
Evocata l’immagine di un oggetto, piccolo e costruito dall’uomo (es. spillo, matita,
bottone, etc), il Praticante pone al centro della propria coscienza tale oggetto, valutandoneil peso, la forma, le proprietà, il materiale da cui è costituito, ogni altra caratteristica connessa a quel piccolo manufatto.
Qualsiasi pensiero che non riguardi l’oggetto deve essere allontanato dalla mente.
Se ciò dovesse accadere, eliminiamo il pensiero estraneo e riprendiamo l’analisi dell’oggetto. E’ essenziale che l’oggetto della concentrazione non venga direttamente percepito, bensì immaginato: dopo alcuni minuti (dai 3 ai 5) viene effettuata una sintesi della Forza-Pensiero messa in moto. Si visualizzi un punto luminoso, interno, focalizzato a livello della radice del naso, dove si incontrano le sopracciglie, e si associ a tale immagine la sensazione interiore di FERMEZZA. Si evochi quindi l’immagine di una colonna di luce che scende lungo la colonna vertebrale, accompagnando l’immagine di tale corrente irradiante verso il basso
con la sensazione interiore di SICUREZZA.
Si termini con la seguente Meditazione:
- 1) fissare l’attenzione tra le sopracciglia pensando:
“LA LUCE E’ IN ME, IO SONO LUCE”.
- 2) spostare l’attenzione a livello della gola pensando:
“LA LUCE E’ VITA, LA LUCE DELLA VITA E’ IN ME”.
- 3) spostare l’attenzione a livello del cuore pensando:
“LA LUCE E’ CALORE, IL CALORE DELLA LUCE DIVIENE AMORE IN ME”.
A questo punto, l’Esercizio di Concentrazione potrebbe concludersi, ma Massimo
Scaligero suggerisce di aggiungere due fasi ulteriori, ritenendole fondamentali: la
Concentrazione Profonda e il Silenzio Interiore.
A1 - Concentrazione Profonda (o Meditazione): il Praticante, attraverso la breve
meditazione, ad esempio, di una frase proveniente dagli Antichi Misteri, o dai Maestri Passati (“l’oro è la traccia minerale del Sole”, o altre), prolunga ed amplia lo stato mentale raggiunto con la Concentrazione, approfondendosi nella più intima parte del proprio Io fino a percepirne la scaturigine Divina.
A2 - Silenzio Interiore: il Praticante dovrà cercare di abbandonare qualunque
impressione, interna o esterna, interiore od esteriore, mentre lascierà semplicemente risuonare nel proprio Io il silenzio dell’Universo.
Si noterà, dopo un certo tempo che si praticano tali Esercizi, che essi diverranno sempre più facili da eseguire e che alla fine ci si sentirà tutt’uno con il Tutto. Il Meditante, in pratica riconoscerà in sé le Forze Divine che agiscono nel Cosmo.
B) - AZIONE PURA o ATTO PURO:
Ad una ora prestabilita (ma indipendentemente da quando viene decisa tale azione,
che può essere preordinata anche solo pochi minuti prima), il Praticante compierà un gesto molto semplice, di nessuna apparente importanza, privo di correlazioni col normale contesto delle sue abitudini (es. annaffiare un fiore, spostare un oggetto, slacciarsi e riallacciarsi una scarpa o l’orologio, etc).
Nell’atto di eseguire questo l’esercizio egli visualizzerà (cioè: immaginerà) una corrente di volontà che scorre nei suoi arti, dai superiori agli inferiori.
C) - EQUANIMITA’:
E’ molto difficile che l’arresto delle correnti Istintivo-Emotive possa inizialmente
avvenire nel momento esatto in cui ci accade qualcosa. Il Meditante deve rievocare un episodio - piacevole o spiacevole - che lo abbia particolarmente coinvolto sul piano emotivo, richiamando in sé le sensazioni emotive allora provate.
Quindi, egli arresterà il flusso delle emozioni distaccandosi da ogni partecipazione e osservando l’evento come se non lo riguardasse, ponendosi come un semplice spettatore neutrale che rimane indifferente.
Con il tempo egli riuscirà a praticare tale EQUANIMITA’ anche durante l’accadimento
di eventi potenzialmente disturbatori della propria serenità: tale Esercizio, infatti, lo addestrerà a non rimanere preda delle oscillazioni dell’Anima tra esaltazione ed abbattimento ed a considerare in modo pacato ed obiettivo tutto ciò che si verifica nella propria esistenza e nel mondo.
D) - POSITIVITA’:
Il Praticante deve sforzarsi di scorgere il positivo in ogni evento della vita, anche in ciò che apparentemente sembra non esserlo. Si può ad esempio rammentare come da eventi passati, che all’epoca considerammo negativi, si siano poi in realtà poste le premesse per un miglioramento delle nostre condizioni, frutti positivi per sè stessi e per gli altri.
Il Meditante, al termine di tale Esercizio, dovrà avvertire un sentimento di positiva
fiducia per la propria vita e di serena aspettativa per i disegni degli Dei.
E) - SPREGIUDICATEZZA:
Il Meditante prende in considerazione una ipotesi assolutamente contrastante con
le proprie convinzioni, o del tutto diversa da ciò che i propri sensi gli suggeriscono rispetto alla realtà che si è convinti di percepire (ad esempio: ci si immagini che il campanile di una vicina chiesa sia inclinato di 90 gradi; o che non si sia nella calura estiva, ma in un freddo inverno nevoso; o che dove ci troviamo non sia il salotto di casa nostra, ma la sala d’aspetto di una stazione, e così via immaginando). Egli dovrà sforzarsi, per un attimo, di considerare come REALE e POSSIBILE tale ipotesi apparentemente illogica. Tale esercizio andrebbe esteso ad ogni ambito della vita, sospendendo il giudizio di fronte ad affermazioni che contrastino con le nostre radicate convinzioni. Aprendosi, anche
per un solo istante, alla possibilità che tale rappresentazione sia vera, il Meditante eviterà di cadere in convinzioni dogmatiche ed idee preconcette preparandosi così ad accogliere verità diverse da quelle che le sue personali convinzioni gli impongono, essendo sempre interiormente
aperti!

ESERCIZI ACCESSORI

1) - Al risveglio il meditante reciterà innanzitutto:
”Nei puri raggi della luce risplende la divinità del mondo,
“In essa io riposo.
“Irradia, nel puro amore per tutti gli esseri
“l’Essenza Divina della mia anima.
“Io riposo nella divinità del mondo
“io troverò me stesso nella divinità del mondo”.
Quindi, il secondo Mantra:
“Più raggiante del sole,
“Più puro della neve,
“Più sottile dell’Etere è il Sè,
“lo Spirito del mio cuore.
“Questo Sè sono io. Io sono questo Sè’”.

2) - Prima di addormentarsi:
il Meditante effettuerà una visione retrospettiva della giornata, iniziando dai più
recenti eventi e tornando indietro fino ad analizzare tutto ciò che ha fatto, detto, omesso,sbagliato, nel corso del giorno. Dovrà considerare con la massima, sincerissima obiettività i propri errori, correggendoli mentalmente. Così, imparerà ad essere più severo ed intransigente con se stesso rispetto a quanto non lo sia verso gli altri (in genere accade esattamente l’opposto, onde il detto Latino ”Hac re videre nostra mala non possumus, simul delinquunt alii, censores sumus!”)
3) - Contemplazione (Silenzio Interiore):
Il Meditante si recherà in un luogo isolato, in mezzo alla natura. Egli svuoterà la
mente da ogni pensiero facendo tacere il proprio Sé armonizzandosi, ascoltando e fondendosi con le Energie Naturali che lo circondano. Egli dovrà diventare un tutt’uno con tali Forze Naturali, proiettando se stesso nella natura e nel cosmo.
Tutto ciò, in accordo a quanto descritto nell’articolo di N. R. OTTAVIANO (si noti che OTTAVIANO si firmava in “UR” come ECATLOS. Leggendo tale eteronimo al rovescio otteniamo SOLTACE ovvero il Sole (l’Io) che tace davanti alla contemplazione del Cosmo. Questo ci dà la misura di quanto sia da ritenersi fondamentale tale pratica).

4) - Esercizio del Seme:
Si immagini un seme e che da esso, immesso nella terra, si sviluppi un albero, con le
radici affondanti nella terra, le gemme, i fiori, le foglie, i frutti, e dai frutti di nuovo semi.
Si immagini poi un seme artificiale (ad es. fatto di plastica) considerando che, se
seminato, esso non darà luogo a nulla.

5) - Esercizio del Colore:
Ci si concentri sul colore ROSSO, immergendosi in esso ed assumendo in sè tutte
le caratteristiche del Rosso.
Ciò fatto, si evochi improvvisamente il colore bleu immergendosi in tale sensazione con altrettanta totalità.
Quindi si ritorni alla evocazione del Rosso e poi ancora del Bleu.

4) Carme del Sole (Oratorio di IZHAR):
All’Alba e al Tramonto (possibilmente) il Praticante, dopo aver effettuato opportune
abluzioni, si posizionerà ad Oriente assumendo la forma di una Y (in piedi, gambe unite,braccia allargate tendenti verso l’alto).
Reciterà, (possibilmente a voce alta):
”Magnifico Signore,
“Sale a Te purificata dal desiderio dei Tuoi raggi
“la Fiamma del mio cuore.
“Tu che benignamente vivi in tutte le creature
“insegna pure a me, Altissimo Maestro,
“L’Arte del Tuo Amore.
“Oh Unificatore per mezzo della Luce,
“allontana da me le tenebre che dividono,
“come divide la morte.
“Padre di ogni desio ardente,
“da Te nasce nelle cose la gioia di vivere
“e le cose ti amano
“Oh Sole generoso, amico delle aquile,
“incantatore dei serpenti,
“animatore della notte,
“che Tu sii benedetto,
“che Tu sii benedetto da tutti i misteri del Cielo e della Terra!”.

A questo punto si evocherà in sé la Forza e la potenza dell’astro Solare, soprattutto
focalizzandola all’altezza del cuore.
Quindi si pronunci 7 volte il Sacro Nome di RA’.
5)- In momenti di difficoltà:
Quando la stanchezza, gli ostacoli, lo scoraggiamento sembrano farsi troppo gravosi,
risulta di grande utilità il seguente esercizio: il Meditante focalizza davanti a sè tutte le cose, situazioni, eventi, etc, che lo turbano; quindi immagina, all’altezza del suo cuore, un sole raggiante che riassorbe e fa scomparire tutto.
A questo punto reciterà:
”In Realtà non esistono difficoltà esteriori,
“ma soltanto tensioni della Psiche
“avvolgenti i drammi umani”.
6)- Esercizio della Rosa+Croce:
Il Meditante immagina un albero, osservando lo scorrere della linfa verde al suo
interno e la conseguente assenza in tale creatura vegetale di passioni o brame.
Quindi immaginerà un essere umano (meglio che sia egli stesso) cercando di visualizzare lo scorrere del sangue rosso al suo interno. Proprio il sangue è il veicolo di passioni e brame. Ma esse possono essere purificate, ed il simbolo di tale purificazione è evocato dall’immagine di una rosa con il gambo verde e la corolla rossa. Quindi si evocherà l’immagine di una Croce nera con 7 rose rosse disposte in cerchio al centro della croce (punto di intersezione tra braccio orizzontale e braccio verticale).
Quindi si reciti.
”Nel Segno della Croce;
“circondata dalle rose;
“sentendolo
“viviamo il risveglio dello Spirito del Mondo.
“Si staccano dalle profondità dell’anima
“le Forze nascoste del mistero.
“Forze che agivano in principio,
“Forze che devono agire alla fine.
“Forze nelle quali noi pensando siamo,
“nelle quali noi amando viviamo,
“nelle quali la devozione respiriamo”.